La Camera Penale: «Gli uffici giudiziari sono una baraccopoli»

Gli avvocati sollecitano il ritorno in via XX Settembre Corte d’Appello, Verrecchia: no polemiche ma siamo vigili

L’AQUILA. Sembrano spegnersi, almeno per ora, le voci allamistiche di un possibile scippo della Corte d’Appello. Ieri il sindaco Massimo Cialente, in consiglio comunale, ha ribadito le rassicurazioni da lui espresse già domenica scorsa. Simili le affermazioni di Massimo Verrecchia, esponente di Ncd. Interviene anche il portavoce della Camera Penale «Lopardi», Gian Luca Totani, il quale pone soprattutto l’attenzione sul mancato ritorno negli uffici del vecchio tribunale, dopo i restauri, visto che quello provvisorio di Bazzano è inadeguato. «Ho letto con molta attenzione», dice Totani, «il comunicato del sindaco col quale si vorrebbe smentire definitivamente l’ipotesi di soppressione del distretto della Corte di Appello. In verità se da una analisi compiuta dal nostro Direttivo locale non si è rinvenuta, sui siti ufficiali, traccia alcuna di tale proposito governativo, l’argomento della rimodulazione delle Corti nel progetto di riforma esiste. Ma sembrerebbe riguardare possibilità di riorganizzazione interna dei distretti più che di soppressione; ciò non toglie che sarà sempre meglio tenere alta l’attenzione affinchè una simile ipotesi, che non comporterebbe in effetti alcun risparmio o maggior efficienza ma anzi aumento della spesa per trasferimenti di utenti e operatori della giustizia, non venga neppure vagliata in sede di prossima riforma».

«Le comunicazioni del sindaco», aggiunge, «meritano invece estrema attenzione laddove i riferimenti stringono sul quadro locale; alcuni giorni or sono lo stesso Cialente aveva dichiarato di non essere al corrente dei tempi necessari per la ricostruzione del “nuovo vecchio Tribunale” di via XX Settembre; oggi attesta genericamente l’esistenza di un progetto di cittadella giudiziaria in fieri. La realtà è che sono trascorsi oltre cinque anni da quel tragico 6 aprile, ne sono trascorsi almeno un altro paio dalla ultimazione dell’ala incompiuta del “nuovo vecchio tribunale”, ma siamo ancora tutti costretti negli angusti spazi della attuale “baraccopoli giudiziaria” di Bazzano, situazione logistica che non permette neppure il rispetto delle prerogative minime di privacy per detenuti ed imputati; è arrivato quindi il momento di permettere ai fruitori della giustizia di conoscere almeno i tempi certi del rientro alla normalità. A chi compete la certezza dei tempi? Al sindaco o al Provveditorato delle opere pubbliche?».

Tornando al tema delle problematiche riguardanti la Corte d’Appello, Verrecchia afferma, in una nota, che «autorevoli fonti del ministero della Giustizia hanno confermato che nella seduta del consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto non ci sarà, contrariamente a quanto scritto, il punto sulla cancellazione della Corte d’Appello dell’Aquila, argomento che sarà trattato in parlamento. Bene, quindi, non abbassare la guardia per scongiurare quanto è stato riportato da alcuni autorevoli organi di stampa».

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