INCHIESTA CASALESI

La Cassazione: sulla libertà ai Di Tella decida il Riesame

L’AQUILA. Va avanti la battaglia legale nell’ambito dell’inchiesta su presunte infiltrazioni dei Casalesi negli appalti del post-sisma. Infatti il 7 gennaio la Corte di Cassazione si è espressa in...

L’AQUILA. Va avanti la battaglia legale nell’ambito dell’inchiesta su presunte infiltrazioni dei Casalesi negli appalti del post-sisma.

Infatti il 7 gennaio la Corte di Cassazione si è espressa in relazione all’impugnazione della concessione della libertà da parte del gip del tribunale a favore di due degli indiziati nel procedimento. Si tratta di Domenico e Alfonso Di Tella, originari della provincia di Caserta ma residenti all’Aquila da moltissimi anni dove fanno gli imprenditori edili.

La Cassazione non ha preso una decisione specifica ma ha rimesso gli atti al tribunale del Riesame dell’Aquila.

Lo stesso tribunale dovrà fissare un’udienza nella quale valutare la posizione dei due indagati, da tempo a piede libero, sulla scorta delle indicazioni che i giudici della Suprema Corte avranno fornito.

Una decisione che da un lato rimette tutto in ballo ma che lascia ampi spazi alla difesa per evitare modifiche alla situazione attuale. I Di Tella, indagati insieme ad altre cinque persone nell’ambito di un’indagine di squadra Mobile e Finanza, furono rimessi in libertà dopo cento giorni di carcere dal giudice per le indagini preliminari del tribunale Giuseppe Nicola Grieco.

Nonostante questa lunga detenzione la Procura insiste nella linea dura come del resto ha sempre fatto tutta la magistratura aquilana in questo filone investigativo, compreso il tribunale per il Riesame. Il pm, dunque, vuole far tornare in carcere i Di Tella o quantomeno ai domiciliari. Questo, probabilmente, per via del fatto che le indagini non sono state ancora concluse e dunque si teme un ipotetico inquinamento delle prove. Per contro va detto che gli investigatori hanno sequestrato da tempo una gran mole di documenti cartacei da mesi oggetto di valutazioni.

Un’altra indagine parallela ha riguardato la fuga di notizie su questa vicenda che sta per essere definita. Nel corso del procedimento i Di Tella sono stati assistiti dall’avvocato Massimo Carosi.

(g.g.)

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