La centrale Snam trasloca, ma soltanto di pochi metri

Dopo la riunione al Ministero si è deciso di spostare il luogo Mazzocca: «Il progetto non avrà l’ok della Regione»

SULMONA. La tanto attesa alternativa alla attuale sede per la centrale Snam individuata a Case Pente si trova a poche centinaia di metri più lontano: nelle cave dismesse alle spalle del cimitero sulmonese. È quanto emerso ieri, nella lunga e complicata discussione nella sede romana della Presidenza del consiglio dei ministri. L'apertura annunciata nell'ultima riunione del 30 aprile sulle eventuali alternative alla città di Sulmona si è scontrata con il lungo iter in corso, che non prevedrebbe localizzazioni al di fuori del territorio sulmonese.

«Sembrerebbe che l'unica possibile opzione praticabile sarebbe quella di delocalizzare la centrale di qualche centinaio di metri verso alcune cave dismesse, sempre nel territorio di Sulmona», conferma all'uscita l’assessore regionale all’Ambiente, Mario Mazzocca, «la Presidenza del consiglio dei ministri, infatti, ha ribadito come nell'ambito del procedimento instaurato ogni possibile modifica non potrà che interessare un'area sempre del Comune di Sulmona. E dunque, non potrà ricevere il parere favorevole della Regione, oltre che di Provincia e Comune, che sull'argomento si sono già espressi in modo negativo».

Partita chiusa, dunque, sulla centrale di Case Pente? Il verdetto arriverà nella prossima riunione del 23 giugno. «Ancora un nulla di fatto in merito a possibili alternative per la localizzazione della centrale», aggiunge Mazzocca, «Dopo una lunga discussione, il ministero dello Sviluppo economico è stato incaricato di disporre una proposta alternativa per la centrale e di inviarla per tempo a Regione, Provincia e Comune. I convocati saranno tenuti ad esprimersi in via preliminare nella prossima riunione del 23 giugno». In quella sede si capirà il peso della negazione dell'intesa con lo Stato, già posta dalla Regione. Anche se le premesse sembrano indicare un epilogo già preannunciato da più parti. Il progetto della Snam prevede la realizzazione di una centrale di combustione gas con gasdotto nei pressi del cimitero, a Case Pente, in un'area di 12 ettari. Dei 687 chilometri del metanodotto che corre da Massafra a Minerbio, diviso in cinque grandi tronconi, solo il primo è stato già realizzato. Da Biccari a Massafra il gas passa dentro le nuove tubature, mentre il secondo tratto Biccari-Campochiaro è stato autorizzato e sono in corso gli espropri dei terreni. Il progetto prevede, poi, una centrale di compressione a Sulmona e gli ultimi tre tratti Sulmona-Foligno, Foligno-Sestino e Sestino-Minerbio.

Federica Pantano

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