La famiglia di Fabrizia: "Tedeschi insensibili e incapaci"

I familiari della ragazza di Sulmona uccisa nell'attentato di Berlino: "Ci sentiamo presi in giro, ammettano le loro responsabilità". E l'ambasciata tedesca annuncia un premio per la giovane

«Insensibili, assenti, disorganizzate, incapaci»: descrivono così le autorità tedesche i genitori e il fratello di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona unica vittima italiana dell'attentato ai mercatini di Natale di Berlino. Intervistati dal Corriere della Sera, spiegano che la famiglia non riceverà neppure un risarcimento, a meno che non venga cambiata una legge del 1985 che lo esclude per i danni causati alle vittime di crimini violenti commessi «con un veicolo a motore o un rimorchio». Il governo tedesco è stato «assente. Non ci hanno mai contattati, non ci hanno dato un interprete, ci hanno lasciati soli. Abbiamo dovuto chiedere sempre, insistere. Hanno fatto lo stesso con le altre famiglie, anche tedesche», dichiarano i familiari. Al Presidente della Repubblica Joachim Gauck «è stato detto che ciò che aveva amareggiato era stata la mancanza di sensibilità e umanità ma anche che la Germania si era dimostrata inefficiente e incapace. Gauck, sbalordito, ha risposto che sapeva che le cose non avevano funzionato perfettamente, ma non immaginava fino a quel punto. Ha chiesto scusa».

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«Non c'è importo che possa pagare la morte di nostra figlia, ma un risarcimento significherebbe ammettere le responsabilità per non aver fermato un criminale noto da anni, e per non aver preso precauzioni, come le barriere installate dopo l'attentato», proseguono i genitori. Il fatto che l'unico fondo disponibile sia quello per le vittime della strada «dà una rabbia ulteriore. Come si può equiparare quello che è accaduto a un normale incidente stradale? Ci sentiamo presi in giro da chi non vuole riconoscere di aver sbagliato e non vuole evitare che quello che è accaduto si ripeta in futuro. Vogliamo che i tedeschi ammettano pubblicamente le loro responsabilità. Vogliamo giustizia».