La mania dei funghi, su 143 controlli solo 84 si possono mangiare

Ad Avezzano di nuovo attivo l’Osservatorio micologico della Asl. La curiosità: i mariti raccolgono i funghi ma le mogli non si fidano e li portano all’istituto per farli analizzare

L'AQUILA

Il marito raccoglie i funghi ma è quasi sempre la moglie che li porta alla Asl per verificarne la commestibilità. La curiosità emerge dall’Osservatorio della Asl Avezzano Sulmona L'Aquila che, ad Avezzano, ha ripristinato il servizio di ispettorato micologico per la verifica della commestibilità dei vegetali. La ragione, secondo l'Osservatorio è generalmente quella che è la donna, in casa, a maneggiare e cucinare i funghi dopo la raccolta nei boschi. «È un fatto che riscontrammo sia nel 2011 sia lo scorso anno, quando abbiamo operato per un periodo ridotto - spiega Stefano Maggi, medico veterinario incaricato di effettuare ad Avezzano i controlli per la Asl. Intanto, in tre giorni di riavvio del servizio di commestibilità al distretto sanitario di via Monte Velino, aperto il lunedì e venerdì dalle 12 alle 13 e martedì dalle 11 alle 13, già una decina di persone ha portato i funghi al controllo. Ma si prevede che con l'arrivo dell'autunno, il flusso sarà molto più alto. Il materiale micologico, nella decina di casi sottoposti a verifica nei giorni scorsi, è risultato commestibile. Nel 2011 furono effettuati 143 controlli e solo in 84 casi la Asl rilasciò il via libera per mangiare i funghi. Lo scorso anno, in un mese di attività, l'ispettorato micologico dette l'ok alla commestibilità in tutti i 39 casi esaminati.

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