La Polfer smantella: il sindacato Coisp contesta la decisione

Li Calzi e Serafini: «Il presidio alla stazione va mantenuto» Chiesto l’adeguamento dell’organico per il rilancio

SULMONA. Scatta la corsa contro il tempo in città per salvare la Polfer. Con provvedimento del 31 luglio scorso, infatti, il ministero dell’Interno ha confermato la chiusura del posto di polizia alla stazione ferroviaria. I due poliziotti in servizio, secondo il ministero, potranno essere trasferiti al commissariato di polizia, alla stradale e alla sua sottosezione oppure alla Polfer di Pescara, in caso di necessità. La circolare, a firma del direttore Tommaso Ricciardi, annuncia la chiusura di Sulmona, Macomer (Nuoro) e Sondrio.

I sindacati hanno inviato le osservazioni contrarie entro il 20 agosto come richiesto e sono pronti a dar battaglia a suon di numeri e risultati del presidio, che fino a cinque anni fa aveva 5 agenti, poi ridotti a due. Dal 2010 sono state 4208 le persone identificate tra cui molti detenuti con permessi speciali, 72 le autovetture controllate; 279 scorte ai treni viaggiatori; 92 contravvenzioni al codice della strada; 70 delitti in ambito ferroviario e 7 fuori dalla stazione; 8 arresti; 17 denunciate in stato di libertà.

Numeri e cifre che dimostrano l’importanza del secondo scalo ferroviario in Abruzzo, sede di un deposito di rame e dell’unica sala operativa regionale, con 65 treni in transito giornaliero, 200 dipendenti e 400 posti auto. «Ci saremmo aspettati che l’amministrazione avesse sottolineato un’oggettiva inutilità degli uffici e allora sì che avremmo potuto valutare di condividere una qualche chiusura», intervengono, per la segreteria provinciale del Coisp, Santino Li Calzi e Kristian Serafini, «sempre che gli elementi concreti forniti avessero confermato l’inopportunità di mantenere i posti Polfer».

«Qui, invece», proseguono, «si sta parlando di chiudere degli uffici per il semplice fatto che l’amministrazione non ha provveduto ad adeguarne l’organico ogni qualvolta vi è stata qualche defezione per trasferimenti o altro. E non certo perché gli uffici non sarebbero utili a garantire quella sicurezza che la Polizia di Stato dovrebbe offrire ai cittadini, compresi coloro che utilizzano il trasporto ferroviario».

Nelle osservazioni contrarie alla chiusura il sindacato ha anche sottolineato la presenza del supercarcere, coi rischi che la struttura comporta in fatto di criminalità anche sulla rete ferroviaria. Per scongiurare la chiusura il Coisp ha chiesto al ministero l’apertura di un confronto sulla Polfer di Sulmona, per chiedere la sistemazione dell’organico.

Federica Pantano

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