La rabbia dei negozianti che vendono botti

Critiche ai divieti del sindaco: «Ordinanza in ritardo, chi pagherà i danni per la merce invenduta?»

AVEZZANO. L’ordinanza del Comune di Avezzano di vietare i fuochi d’artificio fino alla Befana ha sollevato le proteste dei principali rivenditori di materiale pirotecnico. La principale accusa riguarda il fatto che l’ordinanza è stata firmata a due giorni dalla notte di San Silvestro. Con ordini di merce già fatti e uno scenario già delineato. Invece, c’è stato quello che gli esercenti del settore definiscono «un colpo di scena che mette in ginocchio il mercato».

Roberto Sidoni, titolare di una delle principali armerie della città, in via Corradini, sostiene che il sindaco Gianni Di Pangrazio sia sotto scacco da parte delle associazioni ambientaliste.

«Se a Capodanno non possiamo sparare, e nel mio caso vendere fuochi d’artificio», afferma Sidoni, «allora quest’anno non potremo farlo neanche alla festa di Sant’Onofrio, o a quella della Pietraquaria e di Sant'Antonio, insomma in tutte le feste patronali e ricorrenze varie. Gli animali non hanno tappi per le orecchie neanche in quei casi. Possiedo undici cani e tanti altri animali e so che 20 minuti di fuochi a Capodanno non uccidono i nostri fedeli amici. Ora ho diecimila euro di ordini di fuochi che dovrò pagare e che resteranno invenduti. Probabilmente molte persone sceglieranno di acquistare di contrabbando perché la mia attività è controllata e l’ordinanza fa da deterrente agli acquisti, anche se la maggior parte delle persone utilizzerà lo stesso i fuochi a Capodanno».

Dello stesso parere Agostino Venditti, dell’omonima attività commerciale in piazza Cavour.

«Non si può fare un’ordinanza a poche ore dalla ricorrenza di Capodanno», sottolinea il negoziante, «non è un comportamento serio. Se la decisione doveva essere presa, ciò sarebbe dovuto avvenire nei giorni scorsi, come hanno fatto altre amministrazioni comunali. E comunque sarebbe stata necessaria una distinzione netta tra botti che creano problemi e quelli invece innocui il cui rumore viene percepito solo a brevissima distanza».

L'ordinanza è stata adottata mercoledì ad Avezzano e dal Comune di Tagliacozzo. Per i trasgressori sono previste multe da 25 a 500 euro. Ordinanza anti-botti anche a Ortucchio.

Pietro Guida

©RIPRODUZIONE RISERVATA