Verrecchia: ancora oggi in Umbria e Marche dal sisma del 1997 le famiglie vivono nei prefabbricati

La ricostruzione irrompe nelle elezioni

Cartoline comparative del Pdl tra i container di Prodi e le nuove case di Berlusconi

L’AQUILA. I container di Umbria e Marche contro il Progetto Case dell’Aquila. I temi dell’emergenza e della ricostruzione irrompono energicamente nella campagna elettorale per il consiglio provinciale del capoluogo di regione. Giusto, sbagliato? Di sicuro prevedibile.

Dopo il «rude invito» agli sfollati aquilani da parte del coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, a partecipare alla manifestazione di sabato scorso a Roma, ecco spuntare le cartoline comparative su come i governi affrontano la gestione dell’emergenza di un terremoto.

Le immagini sono colorate e in alta definizione come si vede chiaramente nella foto a fianco. Il titolo è «Emergenze terremoto»: da un lato «Umbria e Marche 1997, Governo Prodi. Ad oggi container per famiglie», dall’altro «Abruzzo 2009, Governo Berlusconi. Ad oggi Case antisismiche per famiglie» e sotto la scritta «Il governo dei fatti, la differenza che conta». Sul retro «La dignità dell’uomo e della famiglia prima di tutto» sotto il simbolo «Popolo della Libertà, Berlusconi per L’Aquila».

«La ratio della cartolina», spiega il coordinatore provinciale L’Aquila-Avezzano, Massimo Verrecchia, che ne è l’ideatore, «vuole dimostrare come il dovere di intervenire nelle fasi di emergenza possa essere differente da governo a governo. Il Governo non ha fatto un favore, ma ha compiuto il suo dovere. Di sicuro, però, c’è modo e modo di compierlo. Prodi ha pensato di mettere le famiglie nei container. Se guardiamo a Foligno, per esempio, le famiglie vivono ancora in questi prefabbricati tra problemi e disagi. Berlusconi ha avuto la geniale intuizione di tenere in considerazione l’alto valore della dignità dell’uomo e della famiglia facendo una scelta che mai sinora alcun governo di qualsiasi parte del mondo aveva compiuto».

«Quindi», precisa il coordinatore provinciale del Pdl, «abbiamo voluto mettere a confronto due modi di operare dei governi: quello della sinistra e quello di centrodestra che ha voluto mettere la famiglia al centro della sua politica». Pensare che l’impatto delle nuove case e dei Map passasse inosservato e restasse fuori della campagna elettorale era pura utopia. Anzi, fino a qualche settimana fa la candidata presidente del Pd, Stefania Pezzopane, era convinta di dover affrontare un doppio avversario del Pdl: il suo antagonista Antonio Del Corvo e il premier Silvio Berlusconi.

Da lui tutti si aspettavano una presenza costante in questo periodo pre-voto. Invece le cose stanno andando diversamente e a meno di sorprese dell’ultima ora, non se ne prevedono visite. Innegabile l’impatto del premier sull’elettorato, anche quando la sua popolarità non è al top. Forse qualcuno nel centrosinistra, parafrasando il refrain dell’inno Pdl, starà intonando «Meno male che Silvio non c’è».

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