La terra trema ancora, scuole chiuse

Paura a Magliano dei Marsi, molta gente in strada. Controlli negli edifici

MAGLIANO DEI MARSI. Crepe negli edifici, crolli isolati e scuole chiuse in via precauzionale. La Marsica torna a tremare quattro giorni dopo la forte scossa registrata domenica ed esattamente a 96 anni dal terremoto che il 13 gennaio del 1915 causò 30mila vittime.

La scossa, di magnitudo 3.3, con una profondità di soli 7,9 chilometri è stata registrata alle 19.55 nel distretto sismico della «Piana del Fucino» e i comuni prossimi all'epicentro sono, oltre quello di Magliano dei Marsi, quelli di Massa d'Albe, Scurcola Marsicana e Tagliacozzo. Secondo il parere degli esperti, si tratta di una replica dell'evento di domenica mattina di 3.9 di magnitudo. Un altro segnale dall'Appennino centrale a cui, un'ora più tardi, si è andata ad aggiungere un' altra scossa di Ml 2.7 registrata nel distretto sismico del Gran Sasso.

GENTE IN STRADA.
La scossa delle 19.55 è stata avvertita in tutti i comuni della Marsica occidentale, soprattutto nella zona del Carseolano, ma è a Magliano dei Marsi che la paura ha fatto riversare i residenti nelle strade. «La scossa è stata avvertita praticamente da tutta la popolazione, in tanti sono scesi in strada», afferma l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Angelo Iacomini. Paura anche ad Avezzano, specie nella periferia dove si concentrano i palazzi più alti. Tanti anche i commenti su Facebook, nella bacheca del tecnico del Radon, Giampaolo Giuliani. Alcuni hanno pensato di trascorrere la notte in macchina.

DANNI.
A Magliano alcuni edifici hanno riportato piccole lesioni, specie nella frazione di Rosciolo dove sono intervenuti i vigili del fuoco di Avezzano che hanno ispezionato alcuni edifici antichi e delle stalle. Qui è caduto qualche comignolo e piccoli pezzi di intonaco che si sono staccati da alcune abitazioni del centro storico. I maggiori danni sono stati registrati in un'abitazione privata che ha visto la caduta di tegole, pezzi di cornicione e parte di una grondaia.

CONTROLLI.
«Abbiamo eseguito controlli nei punti sensibili come scuole e centro anziani», spiega Luigi Felli, presidente della Protezione civile di Magliano, «ma anche molti privati ci hanno chiamato per assistenza, o semplicemente perché impauriti a causa della scossa oppure per far controllare le proprie abitazioni».

SCUOLE CHIUSE.
«Abbiamo deciso di chiudere le scuole elementari e medie», aggiunge l'assessore Iacomini, «soprattutto per avere il tempo necessario di eseguire controlli approfonditi e analizzare le crepe sulle pareti. Domani (oggi per chi legge ndr) decideremo il da farsi».
(ha collaborato Pietro Guida)

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