Ladri acrobati e sciacalli

Svaligiate a San Sisto le case sgomberate dopo il sisma

L’AQUILA. Ladri acrobati hanno depredato nei giorni scorsi decine di abitazioni in alcuni condomini che si trovano nel quartiere di San Sisto in via Colombo Andreassi. Nel mirino dei malviventi una serie di palazzi che sono disabitati in quanto pericolati e tutti classificati E. Si tratta di colpi commessi a più riprese che sono stati scoperti in questi giorni. L’ultimo dei quali sabato.
Secondo una ricostruzione fatta dalla polizia i colpi vengono commessi sopratutto di notte quanto intieri caseggiati sono del tutto disabitati e per i ladri diventa facile operare senza particolari problemi approfittando anche della scarsa illuminazione.
La notte, del resto, facilita la fuga e permette ai ladri di agire inosservati senza correre il rischio di imbattersi nei proprietari che di giorno vengono talvolta a controllare all’interno delle loro case, quantunque inagibili.

Secondo quanto si è appreso, dunque, la maggioranza di furti è stata commessa scassinando le porte di ingresso senza che ci sia la preoccupazione di fare rumore. Quanto alla refurtiva sono stati prelevati oggetti di ogni tipo compresi dei preziosi, che qualcuno ha imprudentemente lasciato in quelle case, ma anche quadri, orologi, elettrodomestici e oggetti dal valore esclusivamente affettivo.

In occasione di uno degli ultimi furti, probabilmente l’ultimo, i ladri hanno adoperato per uscire un sistema particolare: infatti per uscire si sono calati con delle lenzuola di colore bianco e azzurro legate tra di loro e prelevate, ovviamente, dalle abitazioni visitate. Non è ben chiara la ragione per la quale i ladri per la fuga abbiano usato un modo così pericoloso. E’ possibile che abbiano sentito dei rumori per le scale decidendo, di conseguenza, di dileguarsi con un sistema rischioso ma sbrigativo. Quanto alla refurtiva, non si tratta di oggetti di particolare valore ma la popolazione è esasperata. Non tutti i derubati, comunque, hanno segnalato il fatto a polizia o carabinieri ritenendo inutili le denunce. La cosa che più stizzisce i derubati è che in alcuni di questi palazzi le visite dei banditi ci sono state più volte. In un caso, addirittura quattro, a sentire i residenti.

Qualcuno, però, soprattutto nei giorni scorsi, è andato in polizia segnalando il problema ma è anche vero che è impossibile per le volanti e le pattuglie dei carabinieri controllare un territorio vasto come quello aquilano con centinaia di condomini disabitati.
Comunque sul posto si sono portati gli agenti della polizia che hanno effettuato i rilievi di carattere scientifico.
Quanto alle indagini si tratta di colpi quasi certamente attribuibili a bande di romeni che, provenienti da Roma o forse dal basso Lazio arrivano in città e, con una certa scadenza, prendono di mira alcune zone.

Nelle scorse settimane sono stati commessi dei furti con tecniche analoghe anche nella zona di Cansatessa dove ci sono almeno cinque palazzi con molti appartamenti inagibili.
I furti in appartamento sono commessi, paradossalmente, più adesso che almeno una parte della città si è ripopolata, piuttosto che nei mesi scorsi quando la stragande maggioranza della gente era fuori. Questo è dovuto, soprattutto, al notevole numero di pattuglie interforze molte delle quali provenienti da fuori città, che subito dopo il sisma presidiavano L’Aquila.
Un probabile furto è stato sventato da un residente a Pettino il quale ha notato due persone che si aggiravano presso un edificio attualmente disabitato. I due personaggi, con accento straniero, resisi conto di avere suscitato i sospetti del residenti si sono allontanati rapidamente a bordo di un furgone.