Ladri nelle case degli sfollati

Razzia in sei abitazioni. Infuriati i residenti: ora basta

L'AQUILA. Ancora una scorribanda degli sciacalli nella frazione di San Gregorio. L'altra notte sono state almeno sei le abitazioni «visitate» dai malviventi che hanno portato via di tutto. Furiosa la popolazione locale.

I malviventi, penetrati della zona rossa della frazione dove vi sono gli edifici più antichi, hanno abbattutto le porte di ingresso delle abitazioni e hanno preso quanto hanno trovato senza distinzioni: biancheria, soprammobili, suppellettili, attrezzi per il giardinaggio, attrezzi agricoli, utensili per lavori di bricolage, qualche quadro e addirittura anche qualche cassetta delle poste. Tutta roba, salvo eccezioni, di scarso valore visto che nella maggior parte dei casi i residenti ha già da tempo provveduto a mettere al sicuro soldi e oggetti preziosi.  Ma anche se il bottino non è eclatante la gente è davvero seccata di questa invasione di ladri, (secondo gli investigatori si tratta quasi certamente di stranieri) che è divenuta una vera escalation.

Sembra che per porre fine a questa situazione ci sono alcuni che hanno intenzione di organizzare delle ronde.  A porre in evidenza lo stato di disagio della popolazione locale sono i componenti del Comitato «San Gregorio rinasce». «Questi malviventi» dicono «ci stanno rubando l'anima e ogni volta ci sentiamo violati nel nostro intimo. Queste ultime cose che ci sono rimaste e che le nostre case custodiscono gelosamente rappresentano la nostra esistenza».

«Siamo di fronte», proseguono, «a una vera escalation che non ammette esitazioni. Le forze dell'ordine devono porre rimedio a questa situazione arrivata ormai al limite della tolleranza. Ricevono di continuo le nostre denunce e si limitano a darci risposte che non ci bastano. Lamentano di avere poche pattuglie disponibili».

«Sappiamo», proseguono i componenti del comitato, «che molti abitanti si stanno organzzando per fare le ronde. Si dicono pronti a difendere le loro abitazioni e quelle dei vicini anche con la forza se sarà necessaria. Ma questo un poco ci preoccupa».  «Abbiamo intenzione» concludono «di chiedere un incontro con il prefetto al fine di trovare un rimedio efficace. Una soluzione potrebbe essere quella di installare delle telecamere di sorveglianza nella zona rossa».  «Il nostro piccolo paese» concludono i residenti «è ancora vivo.La ricostruzione sembra lontana e non possiamo permettere che ogni notte il nostro paese venga continuamente violentato.

L'unica consolazione dei residenti è che almeno una volta due aquilani sono stati arrestati sul fatto è sono stati poi condannati a quatto anni di reclusione per furto aggravato.  Ci sono ancora molti quartieri a rischio nella città in quanto quasi del tutto disabitati come Pettino, parte di San Sisto e Santa Maria di Farfa.

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