AGGRESSIONE IN CARCERE

Lanciano, detenuto picchia le guardie che lo salvano dal suicidio

Protagonista un detenuto campano. Poco prima aveva tentato di togliersi la vita legando un asciugamano alla sbarra della finestra

LANCIANO. Un detenuto campano, recluso nella sezione Z del carcere di Lanciano, ha duramente picchiato due agenti della polizia penitenziaria che pochi minuti prima lo avevano salvato dal suicidio tentato legando un asciugamano alla sbarra della finestra. L'episodio, stigmatizzato alla Uil Penitenziari regionale, si è verificato la notte tra sabato e domenica. Il detenuto è stato salvato dal tempestivo intervento di un assistente capo e un sovrintendente, questo rimasto ferito, successivamente presi a calci e pugni. Il sovrintendente dovrà sottoporsi a ulteriori test anche per verificare l'esistenza del rischio di contagio di malattie infettive.

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 Sull'episodio il vice segretario regionale della Uil Penitenziari, Mauro Nardella, dice «rimarchiamo ancora con costernazione la difficile situazione che da anni attanaglia il carcere frentano. Alle carenze di organico fanno spesso da eco atteggiamenti da parte degli utenti che spesso scadono in situazioni al limite della controllabilità. Ne fa le spese chi questo lavoro lo affronta consapevole dei rischi che corre ma che spesso non viene valutato così come si dovrebbe.

 Ai due colleghi di Lanciano invio le mie più sentite congratulazioni e, al collega ferito, l'augurio di pronta guarigione. Il tutto con la speranza che l'Amministrazione Penitenziaria tenga in debito conto l'abnegazione dimostrata dai due e il fatto che con prontezza e professionalità hanno salvato una vita». Giorni fa la Uil Penitenziari aveva reso noti i dati statistici sui casi di aggressione nelle carceri italiane. Da Gennaio 2015 sono già stati aggrediti 85 agenti, mentre 46 sono rimasti intossicati dai fumi sprigionatesi dagli incendi appiccati dai detenuti nelle loro celle, infine 25 potenziali suicidi salvati in extremis dagli agenti.