Lascia la città il 33esimo reggimento Acqui

Ieri la cerimonia di soppressione del reparto, via dall’Aquila 300 militari. La caserma è destinata a ospitare gli alpini

L’AQUILA. Si è svolta ieri mattina nella caserma «Pasquali» alla presenza delle autorità militari, civili (poche a dire il vero) e religiose (presente il vescovo ausiliare monsignor Giovanni d’Ercole) , la cerimonia di soppressione del 33° reggimento artiglieria terrestre “Acqui”.

La cerimonia di soppressione, svoltasi alla presenza del Comandante della Brigata “Granatieri di Sardegna”, Generale Maurizio Riccò, ha visto il 64° Comandante del 33° “Acqui”, Colonnello Tommaso Capasso, passare in rassegna i suoi soldati e rivolgere loro «sentite parole di ringraziamento per l’impegno e la tenacia mostrata, augurando loro ogni fortuna futura».

Grande l’emozione «provata nel vedere sventolare per l’ultima volta a L’Aquila la Bandiera di Guerra del reggimento che, da ieri, è custodita presso il Comando Brigata “Granatieri di Sardegna ” a Roma». La Caserma “Pasquali” passerà, dal 1 luglio, sotto la responsabilità del 9° reggimento Alpini.

E questo perché la caserma Rossi che ora ospita le penne nere sarà riconvertita con un progetto di cui dovrà occuparsi il Comune ma sul quale per ora c’è solo un bel po’ di confusione.

Così ieri, senza quasi che la città se ne accorgesse (dalla politica ci sono state solo chiacchiere, mega annunci e comunicati stampa vuoti di contenuti) 300 militari hanno lasciato L’Aquila e a loro vanno aggiunti i componenti delle rispettive famiglie. Solo cento resteranno in città, alcuni passeranno agli alpini e altri andranno al comando regionale dell’esercito.

Ma per il riuso completo della “Pasquali” bisognerà tenere conto che oggi in una parte della struttura sono ospitati centinaia di studenti che non intendono andarsene vista la scarsità di posti letto per gli universitari che c’è in città e soprattutto perché c’è poco da fidarsi rispetto a promesse su campus che per adesso sono solo nella fantasia di chi ha bisogno di un po’ di visibilità. Di fatti concreti zero.

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