Lavori alla Variante Sud: 20 imprenditori dicono no

Cresce il fronte che si oppone alla realizzazione del lotto C secondo il piano Anas Comitati civici all’attacco: «La proposta alternativa sulla 17 mette tutti d’accordo»

L’AQUILA. Cresce il fronte del no al lotto C della Variante Sud, almeno nella stesura prevista dall’Anas. Ad aggiungersi alla lista dei comitati e dei cittadini, che chiedono una rivisitazione del progetto in una chiave meno impattante e più rispettosa del territorio, sono venti imprenditori della zona compresa tra Onna, San Gregorio e il nucleo industriale di Barisciano. Si tratta dei titolari di imprese che operano nei settori più svariati, dalla panificazione alla distribuzione di carburanti, che danno lavoro a più di 150 persone, che sarebbero tagliati fuori da ogni circuito commerciale se l’opera venisse realizzata così come proposto dall’Anas.

«Abbiamo incontrato ogni singolo proprietario terriero espropriato, ogni singolo abitante e ogni singolo imprenditore tra Barisciano e Onna. A valle di questo processo di ascolto, e della valutazione di impatto sociale condotta», spiega Angelo Jonas Imperiale, rappresentante dei comitati, «è stata elaborata un’alternativa che ha trovato consenso unanime e che risulta vantaggiosa per tutti: una planimetria disegnata insieme alle comunità, supportata da tutte le popolazioni locali, e sottoscritta da gruppi consiliari e gruppi civici di maggioranza e di minoranza, anche del Comune dell’Aquila. In assoluto contrasto, il sindaco Massimo Cialente, dimostrando poca capacità di ascolto, difende, ormai da solo, l’ipotesi di percorso elaborato dall’Anas, quando invece la commissione ambiente ha espresso con voto unanime la volontà di approfondire la proposta pervenuta dai comitati. Contrariamente a quanto dichiarato dal sindaco, la planimetria proposta non chiede alcun fantascientifico raddoppio della statale, ma la messa in sicurezza dell’arteria, come già prescritto dall’autorità prefettizia».

Tra le soluzioni alternative proposte, la realizzazione di un sottopasso ferroviario «assai meno impattante rispetto ai due viadotti previsti di sovrappasso del fiume Aterno, in zone ad alta pericolosità idraulica, da realizzare all’altezza del bivio di Monticchio, che canalizzerebbe il traffico pesante direttamente verso il cavalcavia, evitando che il traffico si congestioni come avviene ora nei pressi della rotonda di Bazzano. Chiediamo ora al consiglio comunale che formalizzi il parere espresso all’unanimità in sede di commissione Ambiente».

Per Augusto De Sanctis (Forum delle acque) «il lotto C ricade in un’area a rischio idrogeologico. I cittadini, invece, hanno indicato la soluzione in un’opera meno impattante e meno costosa. Sarebbe incredibile se gli amministratori andassero dietro a un progetto errato, pericoloso, costoso».

Angela Baglioni

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