Lavori nelle case, richiesti altri soldi

Cialente rilancia: «Sì alla tassa di scopo». L'Inps pronta a sospendere le riscossioni

L'AQUILA. Una tassa di scopo per evitare nuovi ritardi nella ricostruzione. Il sindaco Cialente torna alla carica e rilancia la proposta. Perché gli 800 milioni di euro pronta cassa per dare impulso alla rinascita - annunciati dal commissario Chiodi - rischiano di restare un granello di sabbia nel deserto se non supportati da altre, adeguate misure. Ne sono convinti anche industriali, commercianti e sindacati.

Più di un timore, dunque. Come quelli che accompagnano le scadenze fiscali. Salasso in busta paga? Restituzione dei contributi previdenziali in un'unica soluzione. A luglio la busta paga di un lavoratore dipendente rischia di diventare leggerissima: con uno stipendio al lordo di 2mila euro mensili si guadagnerebbero appena 200 euro. Ieri la notizia ha fatto il giro della città e dei comuni del cratere. Panico generale.

In serata è arrivata una nota del sindaco Cialente, dopo frenetici contatti con Chiodi, Letta e Sacconi: «Entro lunedì uscirà un comunicato Inps che determinerà la sospensione della riscossione dei contributi previdenziali in attesa degli annunciati sviluppi legislativi in tema di ripresa della tassazione e restituzione contributiva». Aspettando lunedì, Cialente ricorda che «servono provvedimenti finalmente chiari, equi e definitivi». Sos ricostruzione. C'è un solo modo per assicurare un flusso continuo e regolare di risorse ed evitare ritardi nella ricostruzione. È il Cialente-pensiero.

Il sindaco torna a ribadire la necessità dell'istituzione di una tassa di scopo. «In questo momento si impone la questione delle risorse», sottolinea Cialente, «per quest'anno, infatti, degli 800 milioni di euro, che auspico siano immediatamente disponibili, ne resteranno soltanto 400, dal momento che l'altra metà dovrà essere spostata sul capitolo dell'emergenza e per tutte le somme rendicontate da tempo, a partire dal problema del pagamento dell'ospitalità negli alberghi. Poiché quello delle risorse potrebbe divenire il vero fattore limitante i tempi della ricostruzione, torno a chiedere la tassa di scopo o contributo di solidarietà che possa assicurare annualmente un flusso di cassa vero e costante». La Cgil è d'accordo. Sulla tassa di scopo punta anche Umberto Trasatti, segretario provinciale della Cgil. «Può dare certezze sulle risorse disponibili», afferma il sindacalista, «certezze sia per la ricostruzione che per la ripresa economica. Finora ci sono stati solo deliberati ma nessuno ha visto un euro. Basta annunci: ci dicano quanti soldi ci sono, quando sono disponibili e per che cosa sono disponibili».

Industriali scettici. Il direttore di Confindustria, Antonio Cappelli, mostra cautela. «Gli 800 milioni sono in gran parte impegnati», evidenzia, «mi auguro che non si tratti del solito annuncio. Ricordo che per decreto erano stati stanziati 4 miliardi che stiamo ancora aspettando. Ma non c'è più tempo per aspettare perché questo territorio sta morendo». Del Corvo ringrazia. Per il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, gli 800 milioni rappresentano «il vero avvio della ricostruzione pesante. Vanno ringraziati il presidente Berlusconi e il ministro Tremonti che nonostante le difficoltà economiche hanno garantito l'arrivo di fondi che consentiranno anche l'inizio di una ripresa socio-economica». Priorità al lavoro. Il segretario regionale e provinciale dell'Ugl, Piero Peretti, guarda con favore all'arrivo dei primi 800 milioni di euro. «Anche se i fondi sono stati sbloccati tardivamente», afferma, «in caso di avanzo, questa somma va impiegata per favorire il rilancio occupazionale. È inaccettabile che siano stati persi 3mila posti di lavoro e che sono ancora ferme 1.500 attività».

Un primo passo. «È positivo l'arrivo di risorse concrete, al di là delle polemiche degli ultimi tempi», dichiara Celso Cioni, direttore provinciale della Confcommercio, «ma questa cifra è solo il primo passo nella giusta direzione. Il cammino è ancora lungo». Burocrazia sovietica. La Provincia dell'Aquila, ieri mattina, ha presentato ufficialmente l'assessore alla Ricostruzione, Mimmo Srour. Che ha espresso subito preoccupazione per i numerosi passaggi che le pratiche per gli interventi di ricostruzione devono subire prima di diventare esecutivi. «Siamo di fronte a una burocrazia sovietica», commenta Srour. Da qui l'impegno, sottoscritto anche dal presidente Del Corvo, a promuovere «l'accelerazione di tuti i processi per essere in grado di spendere e rendicontare in tempi celeri le risorse disponibili».

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