“le mani della città”

Le foto di Claudia Pajewski in mostra all’asilo occupato

L’AQUILA. La grande porta rossa che apre al pubblico lo spazio dell’asilo occupato di viale Duca degli Abruzzi si spalanca alle 18,30 in punto. A fare gli onori di casa Claudia Pajewski, ansiosa di...

L’AQUILA. La grande porta rossa che apre al pubblico lo spazio dell’asilo occupato di viale Duca degli Abruzzi si spalanca alle 18,30 in punto. A fare gli onori di casa Claudia Pajewski, ansiosa di presentare alla città questo suo nuovo contributo. Il titolo è un omaggio a Francesco Rosi e al film “Le mani sulla città”, un’espressione che dà il senso all’intera esposizione fotografica.

«Con questo lavoro», spiega, «voglio raccontare un’altra storia, speculare e successiva alle passerelle mediatiche tra le macerie per cui L’Aquila è diventata tristemente nota in tutto il mondo. I corpi di questi operai, coperti di polvere e intonaco, sono un riscatto e una risorsa per tutta la città perché scelgono, con la loro presenza e il loro lavoro costante, di raccontarne un’altra senza protagonismi. Una storia pulita». Frutto di una ricerca iniziata dalla fotografa nel 2014 e tuttora in corso, il progetto racconta questa comunità multiculturale che nel cantiere più grande d’Europa ricostruisce con le proprie mani le strade, le case e le piazze che gli aquilani torneranno ad abitare. «Ho visto per la prima volta l’opera di Rosi», spiega la fotografa, «pochi mesi dopo il terremoto del 2009. Quei giochi di potere sottesi alla speculazione edilizia di Napoli negli anni Sessanta sembravano dipingere con incredibile attualità il nostro presente, lo scempio delle cricche nella fase emergenziale delle new town». La giovane artista ha al suo attivo varie collaborazioni importanti tra cui la Repubblica XL e il periodico di arte contemporanea Drome Magazine. L’esposizione, installata al primo piano dell’asilo occupato, è realizzata grazie al contributo di Fillea-Cgil con il patrocinio del Comune.

Questi gli orari. Lunedì e giovedì: 10,30-12,30. Martedì, mercoledì, venerdì, sabato: 17,30-20. Domenica: chiuso. È possibile visitare la mostra anche su appuntamento telefonando al numero 349-5249102.

Fabio Iuliano

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