la storia di madre teresa - conferma dalle analisi 

Le ossa nell’ex cattedrale sono della serva di Dio

AVEZZANO. Nessun dubbio: i resti mortali recuperati nell’ultima campagna di scavi dell’ex collegiata di San Bartolomeo, il luogo di culto distrutto dal terremoto del 13 gennaio 1915, sono di madre...

AVEZZANO. Nessun dubbio: i resti mortali recuperati nell’ultima campagna di scavi dell’ex collegiata di San Bartolomeo, il luogo di culto distrutto dal terremoto del 13 gennaio 1915, sono di madre Maria Teresa Cucchiari, la missionaria Trinitaria del ‘700 in odore di santità, unica religiosa sepolta nel sacello numero 7 dei sacerdoti semplici.
Il timbro arriva dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo che ha concluso i lavori di ricerca e ricomposizione.
Le indagini sui resti femminili – bacino, cranio, mandibola e clavicola – condotte dalla dottoressa Emanuela Ceccaroni e dai suoi collaboratori, supportate dal documento di sepoltura della religiosa del 1801, infatti, hanno accertato il ritrovamento della missionaria, unica religiosa ad aver avuto il privilegio di essere sepolta sotto l’altare maggiore dell’antica collegiata.
Ora le spoglie terrene della fondatrice delle trinitarie, che esercitò la sua missione perlopiù nella Marsica, troveranno “ospitalità” nella chiesa di San Giovanni ad Avezzano.
Suor Maria Clotilde Testa, madre generale della congregazione Santissima Trinità, ha incontrato il vescovo, monsignor Pietro Santoro, che chiederà alla Soprintendenza la restituzione delle spoglie della religiosa.
«A Dio niente è impossibile. Il rinvenimento delle spoglie mortali di madre Teresa», afferma la madre generale, «costituisce un nuovo capitolo della Positio, vale a dire il poderoso volume che presenta la posizione della serva di Dio relativamente alla vita, l’esercizio delle virtù in grado eroico e la fama di santità. Al termine di questo lavoro, se il giudizio dei censori teologi e storici sarà favorevole, verrà emanato il decreto dell’eroicità delle virtù e fama di santità di madre Teresa e allora il papa la dichiarerà venerabile. Un grazie dal più profondo del cuore», aggiunge suor Maria Clotilde Testa, «alla Soprintendenza per gli studi sui resti antropologici rinvenuti; agli archeologi della cooperativa Limes che hanno ritrovato i resti mortali di madre Teresa; al sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, che ha sostenuto gli scavi archeologici nella sua città, che fin da ora, previo il giudizio della santa chiesa, può vantare l’onore di una cittadina santa, e all’associazione Circuito aperto-Centro di coordinamento per le arti, di Roberta Baldassarre e Pierluigi Costantini, che ha sostenuto e seguito con attenzione e professionalità la vicenda di madre Teresa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA.