Legnini: bersaglio di attacchi ingiustificati

Il sottosegretario: lavoreremo per indurlo a ripensarci. Patroni Griffi: governo vicino all’Aquila

L’AQUILA. «Piena solidarietà politica e personale a Massimo Cialente, persona e sindaco onesto che ha dato tutto se stesso alla causa della tragedia aquilana, ricevendo attacchi ingiustificati. Dobbiamo agire perché entro i prossimi 20 giorni sia messo nelle condizioni di riflettere sulla sua sofferta decisione, revocando le dimissioni e riprendendo il lavoro di cui ha urgente bisogno la città dell’Aquila». Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini. «Il governo», spiega Legnini, «ha fatto la sua parte in questi otto mesi, stanziando 1,8 miliardi di euro tutti impegnabili, garantendo i flussi finanziari per le attività in corso, sbloccando i 100 milioni destinati allo sviluppo, garantendo le risorse destinate ai bilanci dei Comuni, completando procedure e assunzioni per gli uffici speciali e prorogando i precari. I fatti illeciti e corruttivi emersi in questi giorni, per i quali la magistratura deve andare fino in fondo, non faranno venir meno l’impegno del governo e del parlamento. D’accordo con il sindaco e l’amministrazione aquilana, con Stefania Pezzopane e Giovanni Lolli, eravamo impegnati a individuare percorsi e soluzioni per ottenere i necessari ulteriori stanziamenti in tempo utile per non arrestare o rallentare il cronoprogramma della ricostruzione, anche assumendo iniziative in sede europea, con il pieno sostegno del governo che è stato infondatamente criticato». Il sottosegretario Legnini conclude: «Il governo non ha lasciato e non lascerà mai soli gli aquilani e gli abruzzesi che hanno diritto alle risorse necessarie fino alla conclusione della difficile ricostruzione, che deve andare avanti speditamente, garantendo totale trasparenza e legalità».

«Prendiamo atto con rammarico delle dimissioni del sindaco Cialente che invitiamo a tornare sulle sue decisioni». Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi che rassicura: «In ogni caso, il governo proseguirà il suo impegno per L’Aquila». Di parere diverso il critico d’arte ed ex parlamentare Vittorio Sgarbi: «Le dimissioni erano inevitabili. Se, con il vicesindaco, la giunta è in quelle condizioni, anche ammesso che i magistrati abbiano esagerato, il sindaco è in qualche modo responsabile delle deleghe che ha dato».

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