Letto d’osso di Navelli al Palazzetto dei Nobili

Magani: «Un capolavoro che attraversa la storia dai Sabini al neoclassicismo» Lo si potrà vedere da sabato al primo ottobre. Domenica la notte della Taranta

L’AQUILA. «Un capolavoro che attraversa la storia: dai Sabini al Neoclassicismo». Il direttore regionale per i Beni culturali Fabrizio Magani definisce così il letto in osso rinvenuto durante i lavori di ampliamento della strada statale 17 a Navelli. Il prezioso reperto, già in mostra nella capitale, tornerà all’Aquila da sabato prossimo e sarà esposto fino al primo ottobre al Palazzetto dei Nobili, in pieno centro storico, in occasione delle Giornate europee del patrimonio 2013, organizzate dal ministero per i Beni e le attività culturali.

Domenica alle 19, inoltre, alla Fontana delle 99 Cannelle, andrà in scena la «Notte della Taranta»: uno spettacolo di danza e musica a cura dell’orchestra popolare pugliese. Il patrimonio museale aquilano salvato dal sisma sarà esposto in altre quattro mostre su tutto il territorio regionale, come sottolineato dalla soprintendente Lucia Arbace.

IL LETTO. È stato scoperto durante i lavori di ampliamento della statale 17 da parte dell’Anas con la supervisione della Soprintendenza. Dev’essere appartenuto a una nobildonna vestina, una domina, come rivelano la ricchezza della decorazione che raffigura una danza dionisiaca e gli oggetti da toeletta trovati sul posto. Si tratta di uno dei cento letti funerari finora conosciuti diffusi in Abruzzo tra il secondo e il primo secolo a.C. Il prezioso reperto verrà esposto nella mostra «Danzando con le menadi» grazie alla collaborazione tra direzione regionale per i Beni culturali e fondazione Cassa di Risparmio, dopo un delicato intervento di restauro curato dall’Istituto superiore della conservazione e restauro di Roma. Il letto sarà visitabile al Palazzetto dei Nobili dal 28 settembre al primo ottobre con ingresso libero dalle 18 alle 24. «La mostra si sviluppa all’interno degli ambienti seminterrati del Palazzetto», ha spiegato Magani, «un ambiente che lascia la prospettiva un po’ catacombale del rinvenimento archeologico».

NOTTE DELLA TARANTA. Andrà in scena domenica alle 19 alla fontana delle 99 Cannelle alla Rivera e costituisce un ideale legame tra la Puglia e l’Abruzzo. «Attraverso il tratturo non passavano solo uomini e animali, ma anche la cultura», spiega il direttore artistico della manifestazione Sandro Cappelletto. L’ingresso è gratuito.

Michela Corridore

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