AVEZZANO

Lfoundry, piano da 18 milioni e commesse per 5 anni

L'annuncio nel corso dell'incontro con sindacati e Regione al Ministero. Le reazioni: "Resta l'incertezza sulla produttività del sito ancora sotto livelli di piena occupabilità"

AVEZZANO. Investimenti pari a 18 milioni di euro, sviluppo di nuovi prodotti e commesse per i prossimi 5 anni. E' quanto stato annunciato dalla dirigenza di Lfoundry srl di Avezzano (1.500 lavoratori) nell’incontro al ministero dello Sviluppo economico con le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e la Regione. L’incontro sollecitato dalle organizzazioni sindacali, arriva dopo quello del 1 di ottobre 2019 in cui fu illustrato il nuovo assetto societario all’indomani dell’operazione di cessione del sito marsicano di semiconduttori Lfoundry s.r.l. dalla cinese SMIC alla start-up, sempre cinese, WUXI- KEC semiconductor Co Ltl.

In una nota i sindacati riportano che l’azienda ha annunciato per bocca del suo ad Marcello D’Antiochia il Piano industriale che prevede, per il 2020 investimenti per 18 milioni di euro e lo sviluppo di 43 nuovi prodotti destinati a diversi settori della microelettronica e dell’automotive. L’azienda ha annunciato anche di aver raggiunto un’intesa con importante partner commerciale che dovrebbe garantire commesse per i prossimi 5 anni, commesse che, a detta dello stesso ad satureranno per circa 80% la linea di produzione. "Questo", aggiungono i sindacati, "permetterà di continuare a lavorare al rilancio industriale del sito, anche se permane una situazione d’incertezza legata principalmente alla non completa saturazione della linea produttiva e alla produttività del sito ancora sotto livelli di piena occupabilità".

L’azienda ha nel corso dell’incontro annunciato la volontà di anticipare la chiusura dei contratti di solidarietà, prevista per maggio 2020. Per la Fim Cisl si tratta di un incontro interlocutorio: "Bene l’annuncio sull' intesa con un importante partner commerciale che permette di avere una boccata di respiro, anche se sugli investimenti, siamo ancora indietro rispetto alle necessità del sito che ormai comincia ad avere oltre 30 anni. Permane l’incertezza rispetto alla saturazione completa della linea produttiva e le difficoltà legate a livelli di produttività, in parte legati all’organizzazione del lavoro. Per questo, abbiamo sollecitato l’azienda a convocare quanto prima una riunione a livello aziendale e territoriale per fare il punto su questi aspetti".

Alla Regione i lavoratori chiedono maggiore attenzione all’industria: "Servono oltre alle chiacchiere strumenti che agevolino la competitività d’impresa, a partire dagli investimenti delle infrastrutture materiali e immateriali, strumenti fiscali che, specie nelle aree interne della regione facciano leva sulla riduzione delle aliquote Irap, mentre sulla formazione le risorse necessarie a favorire la gestione formativa delle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro". E' infine stato richiesto di continuare a monitorare l’andamento del piano industriale in sede ministeriale ogni 6 mesi.