Liceo Classico, al via le prove di carico

Gli accertamenti servono a stabilire l’indice di vulnerabilità dell’edificio scolastico di Pettino

L’AQUILA. Sono partite ieri mattina alle 9 le prove di carico all’interno del Cotugno (licei Classico, Linguistico, delle Scienze umane ed Economico) per stabilire una volta per tutte quale sia l’indice di vulnerabilità della struttura di via Leonardo da Vinci a Pettino e se gli studenti potranno tornare, o meno, a fare lezione in quelle aule.

Le indagini, che termineranno entro la prossima settimana e per le quali si è stabilito di chiudere la scuola fino al 4 febbraio, si sono rese necessarie al fine di soddisfare le richieste di sicurezza di genitori, docenti e studenti della scuola, che dallo scorso martedì si sono rifiutati di entrare in classe.

IL PASTICCIO. Il problema è nato dopo la diffusione di un dossier del 2013, ottenuto da alcune famiglie dei ragazzi del liceo Cotugno, che rivela un indice di vulnerabilità sismica della struttura più basso rispetto a quello richiesto dalle norme vigenti (in alcune zone pari al 25 per cento). Un dossier che sembra contrastare con i vari certificati di agibilità della scuola che sono stati rilasciati dopo gli ultimi terremoti, ma anche con indagini risalenti al 2009. «Il Genio civile aveva effettuato, dopo il terremoto del 6 aprile 2009, 31 prove di carico sulla struttura e tutte avevano dato risultati buoni, tanto che il Provveditorato aveva concesso l’idoneità statica allo stabile» spiega il presidente dell’amministrazione provinciale dell’Aquila Antonio De Crescentiis. «Queste prove sono in evidente contrasto con i risultati della perizia del 2013 che è stata da tempo sottoposta alla Regione Abruzzo. Anche l’ente ha avuto delle osservazioni da fare su quest’ultima, tanto che erano stati richiesti anche alcuni incontri con l’ingegnere incaricato per approfondirne i risultati».

LE PROVE DI CARICO. Proprio per fare chiarezza sulla questione, in questi giorni la Provincia sta provvedendo a effettuare le prove di carico e di laboratorio sugli elementi strutturali con presunte criticità. «Si tratta di un approfondimento che era già stato programmato lo scorso anno», continua il presidente della Provincia, «per ottenere ulteriori elementi di valutazione delle condizioni dell’edificio».

I FONDI. Le prove in corso di svolgimento in questi giorni costeranno all’ente 41mila euro. «Ben 700mila euro sono già in bilancio per eventuali lavori da effettuare sul liceo Cotugno», continua il presidente dell’amministrazione provinciale. «Appena avremo i risultati delle analisi li consegneremo a Reluis che ci dirà il da farsi».

CORPO F. Nel mirino delle prove in questione c’è il corpo cosiddetto F, che include le rampe della scuola, ritenute più soggette a sollecitazioni durante il terremoto.

LA DEROGA. Intanto, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha già annunciato che, nel prossimo decreto sul terremoto in via di pubblicazione, saranno contenute le norme necessarie per evitare penalizzazioni agli alunni e agli studenti delle località terremotate, ovvero la deroga alla durata minima di 200 giorni di lezione per la validità dell’anno scolastico e alla frequenza per almeno tre quarti dell’orario annuale per essere ammessi agli esami. Deroga che si rende quantomai necessaria, specialmente alla luce della nuova chiusura delle scuole fino al prossimo mercoledì.

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