Liceo Scientifico: genitori e prof divisi sui test d’ingresso

La preside Tonti approva l’iniziativa: un aiuto per i ragazzi Scettici alcuni genitori: così gli studenti vengono scoraggiati

SULMONA. Fa discutere il test di ingresso lanciato dal liceo Scientifico Fermi, tra i primi in Italia a selezionare gli studenti in arrivo dalle scuole medie. Il risultato dei test non sarà vincolante per l’iscrizione finale, ma servirà a indirizzare gli studenti verso altri percorsi di studio, in caso di attitudini distanti dalle materie del liceo Scientifico o ad avviare corsi preparatori per colmare le carenze dei ragazzi. Almeno questa l’impostazione che il preside Massimo Di Paolo intende dare all’orientamento 3.0, in grado di formare gli alunni del futuro.

Sposa in pieno la filosofia del test di ingresso, la dirigente dell’istituto Serafini-Di Stefano. «Sono assolutamente favorevole a questa svolta», afferma Elvira Tonti. «Si tratta di un vero e proprio salto di qualità in grado di sostenere studenti e famiglie. È un’ottima cosa se siamo di fronte a test orientativi e non selettivi, perché un conto è cosa piace ai ragazzi e un altro è in cosa sono portati. Diventa uno strumento di aiuto per le famiglie che sono spesso disorientate e per gli stessi studenti mossi più dalle mode del momento e dalle amicizie che dalle loro reali propensioni e capacità».

Più scettica Katia Osvaldi, insegnante di lettere alle medie Mazzini-Capograssi. «L’iniziativa fa discutere», ammette la professoressa. «Se non altro perché siamo di fronte a una scuola pubblica. Certo è che i ragazzi sono spesso influenzati da amicizie e tendenze del momento e in questi casi i test potrebbero essere di aiuto nella scelta della scuola superiore». I genitori, dal canto loro, si dividono tra favorevoli e contrari. «Sono assolutamente d’accordo con questa iniziativa», interviene Francesca Lancia. «Del resto è un sostegno in più per le famiglie e i ragazzi, una sorta di conferma per la scelta fatta o, al massimo, una riflessione più approfondita in caso di un risultato poco lusinghiero. Scegliere un percorso impegnativo ma non impossibile è importante nella crescita di ogni ragazzo».

«Resto un po’ perplessa», fa notare Stefania Marcone, «anche perché credo che l’iniziativa sia in contrasto con l’open day. Si aprono le porte della scuola per facilitare le iscrizioni e così, invece, mi pare che si scoraggino studenti e genitori. Anche psicologicamente un test di ingresso ha la sua valenza su un alunno di 13 anni, appena uscito dalle medie o in procinto di farlo. Bisognerebbe capire perché si fanno questi test, perché ci sono troppi iscritti, e allora si cerca di fare una prima scrematura, o perché si vogliono selezionare gli studenti che frequenteranno quella scuola. In entrambi i casi non mi convincono del tutto». Gli studenti delle medie interessati potranno sostenere i test d’ingresso al liceo Fermi il 25 febbraio, il 24 marzo, il 20 aprile e il 27 agosto.

Federica Pantano

©RIPRODUZIONE RISERVATA