<strong>Goriano Sicoli.</strong> L’esemplare da alcuni giorni era sparito, ieri mattina è tornato a cercare cibo

Lupo finisce in trappola e si salva

Avvistato nel Vallone con il laccio dei bracconieri ancora stretto al collo.

GORIANO SICOLI. Non deve essere stato facile per il lupo liberarsi da quella maledetta trappola che un bracconiere senza scrupoli ha nascosto nel bosco che costeggia il Vallone che porta a Forca Caruso, la montagna che sovrasta Goriano Sicoli e che scavalca sul versante di Collarmele. Ieri mattina un giovane di Goriano, Federico Cifani, ha avvistato sul Vallone un esemplare di lupo con il collo e parte della zampa anteriore stretti da un laccio, forse un filo di ferro.

Una trappola di quelle che gli uomini usano quando vogliono arricchire il desco con carne di cinghiale o di cervo. Questa volta nel laccio c’è capitato un lupo che, come testimoniano le foto di Cifani, deve aver utilizzato bene le sue zanne e tutta la forza di cui era capace per potersene liberare. Tranciare un laccio di cuoio o addirittura un filo di ferro non è semplice, neanche per un selvatico. Ma adesso è iniziata la vera «caccia». Da ieri, infatti, gli uomini della Forestale, avvisati delle condizioni dell’esemplare avvistato a Goriano, stanno cercando di catturare il selvatico: così conciato, con un laccio che gli stringe il collo e gli impedisce movimenti veloci, difficilmente riuscirà a sopravvivere nel bosco.

Il lupo - un esemplare di circa 3-4 anni - aveva già fatto capolino a Goriano verso metà gennaio. Il freddo, la fame, il cibo che scarseggia nei boschi, lo hanno spinto sempre più a Valle, come era successo in quegli stessi giorni a un altro esemplare giovane di lupo avvistato ai Colli Bassi di Pescasseroli da un fotografo naturalista di Roma.
Negli ultimi tre giorni, però, gli abitanti di Goriano che si erano quasi «abituati» al passaggio dell’animale non lo hanno visto più. In molti hanno pensato che il lupo solitario si fosse riunito al suo branco, o che magari avesse finalmente trovato una zona di caccia molto più ricca del bosco che costeggia il Vallone.

Il perchè della sua assenza, invece, si è rivelato ieri mattina, quando il lupo ha rifatto la sua comparsa a Goriano. Anche se a distanza e con un buon teleobiettivo, è stato possibile immortalare il povero lupo con il laccio ancora stretto tra il collo e la zampa destra. Grazie alla documentazione fotografica e alla segnalazione al Corpo forestale, si spera adesso di salvare la vita al lupo appenninico. Ma si spera anche di fermare l’opera dei bracconieri, che quasi sicuramente avranno sistemato nel bosco altre trappole per la cattura dei selvatici.

Il lupo è presente sull’intera catena Appenninica, sulle Alpi Occidentali, in Lazio e in Toscana, con quasi un migliaio di esemplari. Il rischio di estinzione è stato superato negli anni Settanta, grazie alle politiche attuate dal Parco nazionale d’Abruzzo e dal Parco nazionale della Maiella, quest’ultimo ente ha utilizzato l’immagine del lupo che ulula come suo simbolo. Un animale che, nonostante tema l’uomo, d’inverno si avvicina agli abitati in cerca del cibo che non trova.