Macerie, ordinanza nel mirino L'Asm dialoga coi cittadini

Rifiuti: differenziata al via nei nuovi quartieri del progetto Case

L'AQUILA. «Cara Asm, secondo me dovresti smettere di...dovresti iniziare a...dovresti continuare a...». Le tre domande del questionario preparato per i cittadini trovano, a Strinella 88, una platea di cittadini numericamente scarsa ad accogliere la proposta di partecipazione democratica alle scelte. Eppure, su macerie e rifiuti, due emergenze della città sparsa, il presidente dell'aquilana società multiservizi Luigi Fabiani aveva chiamato a raccolta tutti gli aquilani.

TOWN MEETING. L'iniziativa «Town meeting-l'Asm si racconta ai cittadini» su rifiuti e macerie, è servita a fare il punto della situazione. In sala, tra la gente, gli assessori comunali Alfredo Moroni e Pierluigi Pezzopane e alcuni esponenti dei comitati cittadini che si sono fatti sentire, contestando i provvedimenti calati dall'alto e invitando l'azienda a raccogliere le migliori energie e competenze per affrontare e risolvere la questione-macerie per trasformare la città in una filiera di riciclo all'avanguardia. Sulle macerie l'Asm e il Comune contestano l'ordinanza 3923 «che non ci dà gli strumenti essenziali per operare». Fabiani ha illustrato la filiera delle macerie, nella quale l'Asm ha un ruolo fondamentale non solo per L'Aquila ma anche per gli altri Comuni del cratere sismico.

CAMBIARE L'ORDINANZA. «L'ultima ordinanza ci penalizza fortemente», dice il presidente dell'Asm. «Dobbiamo puntare al riutilizzo delle macerie che, opportunamente lavorate dopo il trattamento, possono essere reimpiegate come materia prima seconda per i sottoasfalti stradali, per riempire le cave di cui tutto il territorio è disseminato e per gli altri impieghi consentiti dalla legge. Tuttavia, senza la possibilità di avere tempi rapidi e procedure snelle corriamo il rischio di dover aspettare un anno per avere un trituratore da sistemare nell'unico sito attualmente in funzione, quello dell'ex Teges di Pontignone. Se servirà una gara europea per un trituratore siamo destinati a rimanere bloccati».

L'assessore Alfredo Moroni ha ribadito, a margine dell'incontro, che in queste ore si sta profondendo un grande sforzo per cercare di cambiare gli aspetti dell'ordinanza ritenuti penalizzanti. «Se l'Asm non sarà messa in condizione di assumere personale per il trattamento sarà il caos», dice Moroni. «Un provvedimento che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto snellire le procedure rischia di creare un conflitto istituzionale che allontanerebbe le soluzioni». Del problema macerie è stata investita anche l'università.

DIFFERENZIATA. In attesa del provvedimento-bis sulle macerie, l'Asm riavvia, a partire dal primo marzo, la raccolta differenziata che prima del sisma era stata attivata con buoni risultati nel quartiere di Pettino. Stavolta si ripartirà da Paganica, «dove», spiega Fabiani, «tra progetto Case, Map e abitazioni tornate agibili saranno distribuiti i contenitori. Sarà un buon test per ricominciare. Al progetto Case di Roio Poggio verranno distribuiti i compostatori della comunità, dove i cittadini metteranno l'organico e riutilizzeranno il compost per gli orti. In città puntiamo sulle isole ecologiche per far sparire, prima o poi, tutti i cassonetti. Ma i cittadini devono collaborare. Basta con gli abbandoni di rifiuti ingombranti. Abbiamo bisogno anche di un impianto per i rifiuti, scelta da condividere con gli aquilani».

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