Marsica, diciotto uffici postali rischiano la chiusura

Molte frazioni rischiano l’isolamento. Mazzetti e Bucarelli (Pd): vanno tutelati gli anziani e le fasce più deboli

CARSOLI. Diciotto uffici postali a rischio chiusura nella Marsica: le istituzioni si mobilitano per evitare che il servizio venga interrotto. La razionalizzazione che ha investito da qualche anno la Marsica, passando dalla sanità agli uffici, ora tocca anche gli sportelli postali. Sono 18, secondo una prima comunicazione dell'azienda Poste Italiane, gli uffici della Marsica a rischio chiusura. Sportelli delle frazioni di molti Comuni, dove già il servizio era stato fortemente razionalizzato con aperture centellinate, ma anche uffici di paesi più grandi che rientrano  nell'elenco degli uffici postali diseconomici comunicati dall'azienda all'AgCom.

Gli sportelli a rischio sono: Aielli, Avezzano (Cese), Balsorano, Cappadocia, Capistrello, Carsoli (Poggio Cinolfo, Pietrasecca, Tufo di Carsoli), Civita D’Antino, Morino, Oricola, Sante Marie (Santo Stefano e Scanzano), San Vincenzo Valle Roveto (San Vincenzo Vecchio e Castronovo), Tagliacozzo (Roccacerro, San Donato, Poggio Filippo). Sulla paventata soppressione degli uffici si sta movendo già una vera e propria sommossa guidata dai rappresentanti istituzionali del territorio che hanno il compito di tutelare un servizio essenziale nei piccoli comuni dove spesso i residenti sono per lo più anziani. Stefania Bucarelli, coordinatrice del circolo Partito democratico di Tagliacozzo, si è unita alla protesta sollevata dal segretario provinciale Mario Mazzetti sul rischio chiusura degli uffici postali "minori". «Non è concepibile il pensiero di ulteriori tagli nel nostro territorio», ha spiegato la Bucarelli, «soprattutto perché vanno a ricadere su tutti, ma soprattutto sulle fasce più deboli. Il mio pensiero va alle frazioni di Tagliacozzo dove vivono molti anziani. Il circolo locale del Partito democratico si riserva di manifestare il proprio dissenso attraverso forme di protesta concrete nel rispetto di tutti i cittadini». La notizia della soppressione degli uffici postali del territorio arriva nel periodo estivo, proprio quando gli amministratori comunali sono alle prese con la razionalizzazione degli orari di apertura degli sportelli postali che crea disagi soprattutto nei Comuni a vocazione turistica. «Tre delle quattro frazioni del nostro Comune rimarrebbero senza l'ufficio postale», ha spiegato il vice sindaco di Carsoli, Italo Ottaviani, «è una razionalizzazione inaccettabile che viene fatta sulla carta senza tenere conto delle esigenze e della geografia dei territori. Auspichiamo un confronto con i responsabili di Poste Italiane per trovare una soluzione condivisa da tutti soprattutto tenendo conto della popolazione anziana di molti paesi».

Eleonora Berardinetti

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