Marsica, operazione antibracconaggiodue arresti, sequestrati armi e trofei

Nel corso dell'operazione sono stati perquisiti magazzini e appartamenti ad Aielli, Celano e Cerchio e sequestrate armi

AVEZZANO. Due arresti e tre denunce in seguito all'operazione antibracconaggio chiamata "Marsica orientale" della scorsa notte. L'operazione è stata guidata dal Comando di Avezzano del Corpo forestale dello Stato.

Si tratta di A.M, 63 anni, S.A., 59 (gli arrestati), G.C., 57, E. A.63 anni (denunciato) e C.I.D, 29 anni, che è stato denunciato ma la sua posizione è ancora da definire. I quatro sono tutti di Aielli. Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al bracconaggio continuato. Contestata anche la detenzione illegale di armi.

L'operazione è scattata all'alba e dopo la perquisizione di 19 luoghi fra abitazioni, garage, seconde case e cantine ha portato al sequestro di una decina di fucili a canna lunga calibro 12, una carabina calibro 22, un fucile a canne mozze, centinaia di lacci di acciaio, trappole e trofei di cervi, caprioli, germani reali, pernici e un quintale di carne di specie protette che erano conservate nei congelatori dei 5 denunciati.

La segnalazione alla Forestale sarebbe arrivata dall'interno del mondo venatorio. Secondo quanto emergerebbe dalle indagini il bracconaggio ha interessato la Marsica orientale: Aielli, Ortucchio, Venere, Gioia e quindi i territori del Parco nazionale d'Abruzzo e del Parco Sirente-Velino. Le perquisizioni sono scattate dopo l'autorizzazione del sostituto procuratore Guido Cocco della Procura di Avezzano; le operazioni sono state coordinate dal vicequestore aggiunto del Corpo forestale di Avezzano, Luciano Sammarone.