Maxi bollette, chiesto un consiglio comunale

D’Eramo e Colonna (La Destra): va fatta chiarezza su tutta la vicenda Alloggi del Progetto Case, ricorsi per contestare pagamenti «senza logica»

L’AQUILA. Non si placano le polemiche sulle maxi bollette recapitate da parte del Comune ai cittadini residenti nel progetto Case per i consumi di acqua, luce e gas arretrati. I consiglieri della Destra, Luigi D'Eramo e Vito Colonna, hanno chiesto un «consiglio comunale straordinario per trovare una soluzione giuridicamente corretta alla vicenda», mentre stanno per partire i primi ricorsi contro le salate cartelle, con importi da tremila euro e più, che l’Ente sta inviando a tutti gli assegnatari degli alloggi delle new town. Bollette con l’unica dicitura «Sisma 2009, richiesta versamento acconto per utenze domestiche e spese per spazi comuni». Sull'argomento sono intervenuti anche Vincen zo Vittorini, capogruppo di “L'Aquila che vogliamo” e Pina Lauria, dell'Assemblea cittadina.

«La soluzione proposta dal sindaco Cialente relativa al solo pagamento di cinque rate non garantisce i cittadini» hanno detto D'Eramo e Colonna, «deve essere prima fatta chiarezza sul metodo, sulla quantità e qualità dei servizi erogati; è per questo che chiediamo con forza che dell'argomento si discuta in consiglio comunale». Non solo: il segretario regionale del partito di Storace, D'Eramo, ha aggiunto: «È necessario che il Comune accorci i tempi per la verifica dei reali consumi e sospenda nel contempo le richieste illegittime di pagamento. Non è giusto che gli aquilani paghino esorbitanti fatture che il sindaco Cialente ha spedito loro solo per battere cassa, per poi restare in attesa di eventuali conguagli». In relazione al pagamento delle spese per gli spazi comuni, anche queste inserite nelle bollette pazze, il consigliere Colonna ha poi spiegato: «La manutenzione di questi edifici è pari a zero. Il verde non è assolutamente curato e quotidianamente gli inquilini denunciano disagi come infiltrazioni d'acqua nei garage, riscaldamenti malfunzionanti, illuminazione esterna e ascensori spesso fuori uso. Il Comune dovrebbe pensare innanzitutto a soddisfare le esigenze dei cittadini, operando la giusta manutenzione, prima di prendere d'assalto i loro portafogli». Anche Vittorini è tornato sulla necessità di conteggi esatti. «Non è vero, come qualche scellerato ha commentato , che gli aquilani non vogliono pagare il giusto» ha spiegato. «Non è più tempo di giocare. Il problema va affrontato con pragmatismo. I conteggi vanno fatti con cura e criterio. Si sta parlando di condomini anomali perché il “dominio” è di un solo proprietario che fatalmente è lo stesso delle aree pubbliche e di pertinenza: Il Comune. Quindi i calcoli devono tenere conto di questo: giardini, aree, strade illuminazione non sono di pertinenza di questa o quella piastra ma sono comunali come i parchi e le aree verdi della città». Il consigliere ha chiesto anche le letture dei contatori. «Se c'è una prima rata da versare per le maxi-bollette arrivate al Comune si metta solo quella nel conto, non tutto l'importo; intanto si facciano i calcoli» ha detto. «La rateizzazione poi dovrà essere commisurata alle esigenze delle famiglie e dei pensionati. A questo punto, considerato l'accaduto, è necessario un atto di giunta chiaro per i cittadini e vincolante per l'amministrazione su tempi e modalità di soluzione dei problemi». Intanto, anche Pi na Lauria ha precisato: «Relativamente alla scadenza della rata, è inesatto dire che si paga a febbraio 2013. Nelle istruzioni si legge che il pagamento potrà essere effettuato in un'unica soluzione entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello del ricevimento o in rate mensili da corrispondere entro l’ultimo giorno di ogni mese. Accettando di pagare le cinque rate, in attesa dei conteggi esatti, si accetta di pagare anche l’acqua per l’irrigazione e la luce condominiale. Io e altri cittadini, non siamo d’accordo: non posso avallare un calcolo fatto con metodo illegittimo».

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