Mensa a scuola, “bocciate” le nuove tariffe

I genitori dell’istituto Radice-Ovidio: discriminati in molti, rimandare il regolamento al prossimo anno

SULMONA. Il nuovo regolamento sulla refezione scolastica, approvato dalla giunta Ranalli e in vigore da giovedì 7 gennaio, spiazza non poco alcune famiglie. Non sono previste agevolazioni sulla tariffa per chi non ha il modello Isee aggiornato (per il calcolo del costo del pasto), per chi non risiede a Sulmona e per chi supera i 12mila euro annui di reddito. Riduzioni sono previste con l’esenzione totale per chi guadagna meno di 6mila euro all’anno, per tutti gli altri scatteranno aumenti col pagamento del 60% del ticket per chi ha un Isee fino a 8mila euro, del 75 fino a 10mila, dell’85 fino a 12mila e del 100 per cento (cioè prezzo pieno) per chi non ha l’Isee aggiornato, supera i 12mila euro o non risiede a Sulmona. Il costo del buono pasto pieno sale, così, dal prezzo unico di 2.45 euro, a 4.58 euro: quasi il doppio. Alcuni genitori lamentano soprattutto il fatto che il nuovo regolamento e le nuove tariffe entrino in vigore ad anno scolastico iniziato. In una lettera rivendicano le loro ragioni i rappresentanti dei genitori del consiglio d’istituto dell’istituto Radice-Ovidio (Pierluigi Marzi, Lorena Colantoni, Martina Di Genova, Anna Tiberi, Claudio Febbo, Luca Iavarone, Giuseppe Orfanelli e Armando Valeri). «La determinazione comunale stravolge la tariffa dei buoni mensa durante lo svolgimento dell’anno scolastico da 2.45 euro a 4.58 euro per chi non usufruisce di tariffa agevolata», incalzano i genitori, «impedendo alle famiglie di poter effettuare scelte alternative ed eliminando il diritto all’agevolazione agli studenti non residenti, penalizza gravemente e in particolare modo le famiglie del nostro circolo didattico residenti a Bagnaturo di Pratola Peligna che vengono discriminate per pochi metri. Chiediamo a codesta amministrazione di rimandare l’applicazione della nuova tariffazione al nuovo anno scolastico 2016/2017, in modo da consentire alle famiglie di decidere se usufruire o meno del servizio modificando l'orario scolastico dei propri figli o l'organizzazione familiare. La richiesta di rinvio è suffragata anche dai tempi ristretti richiesti dal Comune per la presentazione della certificazione Isee, per l'acquisto dei buoni mensa a tariffa agevolata, fissata in data 16 gennaio e non essendo chiara la tariffa dei nuovi buoni dal 4 gennaio, data di messa in vendita, e la data di scadenza per la consegna della documentazione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA