Metanodotto, il fronte del no: "Passa in zone a rischio sisma"

Riunito il coordinamento interregionale che si oppone al progetto Snam. All'Aquila rappresentanti da Umbria, Marche e Molise

L'AQUILA. L'organizzazione di un convegno nazionale, a fine febbraio; una proposta di legge regionale bipartisan e la promozione di una discussione sul tema all'interno delle Conferenze Stato-Regioni ed Unificata. Sono le prossime iniziative annunciate dal coordinamento interregionale che si oppone alla realizzazione del metanodotto rete Adriatica il cui progetto è stato presentato dalla Snam rete Gas. In una riunione all'Aquila, su iniziativa del coordinatore e assessore comunale all'ambiente Alfredo Moroni, presenti rappresentanti regionali di Marche, Umbria e  Molise, ne è stato riordinato il cronoprogramma.

Nel convegno annunciato, il tema del metanodotto che, almeno per quanto riguarda la provincia dell'Aquila, è previsto attraversi zone ad alto rischio sismico, sarà affiancato da quello energetico in generale. La promozione della discussione all'interno delle Conferenze Stato regioni e Unificata è stata affidata, invece, all'Anci.

"Ci fa molto piacere - ha detto Alfredo Moroni - che il livello di mobilitazione, di attenzione e di unitarietà stia crescendo".

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