Metanodotto, semaforo verde da Bondi e Prestigiacomo

Sì dei ministri dei Beni Culturali e dell'Ambiente al gasdotto Snam e alla centrale di compressione a Sulmona. I comitati del no: "Autorizzare impianti pericolosi come in aree a forte rischio sismico è un atto da irresponsabili"

L'AQUILA. Il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi hanno siglato il decreto che dà il via libera al metanodotto Sulmona-Foligno e alla centrale di compressione Snam a Sulmona. Lo rendono noto i comitati cittadini per l'ambiente che hanno promosso per il 22 marzo una mobilitazione generale all'Aquila in occasione della seduta del consiglio regionale in cui si voterà un disegno di legge per bloccare la realizzazione di metanodotti nelle aree ad alta sismicità.

«Il catastrofico terremoto in Giappone, paese all'avanguardia sul piano tecnologico», si legge nella nota dei comitati per l'ambiente, «dimostra che è illusoria la convinzione dell'uomo di poter dominare la natura e che, quindi, è sempre doverosa l'applicazione del principio di precauzione. Autorizzare impianti altamente pericolosi come il metanodotto e la centrale, in aree a forte rischio sismico, è un atto da irresponsabili che mette a repentaglio l'incolumità di intere popolazioni».

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