Metanodotto Snam, no della Regione alla centrale a Sulmona

La conferenza dei servizi respinge la richiesta di autorizzazione ambientale. Esultano i comitati cittadini per l’ambiente e il Comune

PESCARA. La Regione ha detto no alla centrale Snam di Case Pente, nei pressi del cimitero sulmonese. La conferenza dei servizi, che si è tenuta oggi, infatti, ha respinto con parere negativo la richiesta di autorizzazione integrata ambientale (Aia) sull’impianto. Il no della Regione impone un brusco stop al progetto di lungo corso, avviato dalla multinazionale del gas addirittura nel 2004. Dopo nove anni, quindi, arriva lo stop, in seguito al parere negativo espresso il mese scorso dal Collegio delle garanzie statutarie e alla legge regionale antigasdotti in aree sismiche del giugno scorso. Soddisfatti i Comitati cittadini per l’ambiente, che hanno tenuto stamane un sitin davanti la sede regionale della Regione. Cantano vittoria anche dall’amministrazione comunale sulmonese, che si era espressa con più delibere contrarie.

«Prendiamo atto della decisione della Regione basata sulla legge regionale 28/2012 e sul parere espresso nelle scorse settimane dal collegio delle garanzie statutarie. La decisione riguarda l’autorizzazione all’esercizio della centrale e non alla sua costruzione; avverso la legge regionale 28/2012 il governo ha sollevato eccezione di incostituzionalità»: è quanto si legge in una nota diffusa da Snam Rete Gas al termine della conferenza di servizi convocata nell’ambito del procedimento per il rilascio di autorizzazione integrata ambientale per la progettata centrale di compressione gas di Sulmona. «Sarebbe stato pertanto opportuno - prosegue la nota - sospendere la determinazione finale in attesa del giudizio della Corte Costituzionale».(f.p.)

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