Minacciata dal ladro con un cacciavite

Pensionata di 72 anni torna a casa e si imbatte in un giovane: «Urlava e pensavo mi uccidesse, poi è scappato»

SULMONA. «Avevo appena aperto la porta di casa quando me lo sono trovato davanti con un giravite in mano: mi urlava di spostarmi per lasciarlo passare. Ho avuto paura che mi colpisse e mi sono tirata da un lato. Un attimo e l’ho visto allontanarsi tra le case del vicinato e ho chiamato i carabinieri». È la brutta avventura vissuta da un’anziana donna di Sulmona.

Un tentativo di furto in pieno giorno andato a vuoto solo perché, rientrando a casa, la donna non ha dato tempo al ladro di portare via denaro e oggetti di valore.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, subito accorsi sul posto, i quali dopo aver ascoltato la donna hanno provveduto a raccogliere ogni indizio utile per l’individuazione del lestofante. E sembrerebbe che già siano sulla pista giusta. I carabinieri, infatti, sono convinti che si tratti di un giovane del posto, che conosceva molto bene le abitudini della donna e che sapeva quando poter mettere a segno il colpo. Era quasi mezzogiorno quando l’anziana, che ha 72 anni e vive da sola in un appartamento di via della Cornacchiola, nei pressi dell’ufficio postale, stava tornando dal mercato. Infilata la chiave nella serratura, la donna ha aperto la porta e ha sentito dei rumori provenire dall’altra stanza.

«Ho subito pensato che qualcuno fosse entrato in casa approfittando della mia assenza: ho urlato chiedendo se in casa vi fosse qualcuno», ha raccontato la donna a una vicina accorsa dopo l’accaduto per darle conforto, «dopo un secondo, davanti a me è apparso un giovane, non troppo alto e magro che impugnava un grosso cacciavite tra le mani». Secondo i carabinieri arrivati poco dopo sul posto, il cacciavite era servito all’uomo per forzare la persiana della finestra che dà sul retro dello stabile ed entrare nell’abitazione.

«Pensavo mi uccidesse. Poi è andato via senza colpirmi e senza portare via niente. Con i tempi che corrono mi sento una miracolata», ha concluso la pensionata.

Alla luce dell’episodio i residenti del popoloso quartiere che costeggia via della Cornacchiola e via Cappuccini tornano a chiedere una presenza più assidua delle forze dell’ordine e maggiore attenzione anche dal Comune. «Ci avevano garantito che avrebbero installato le telecamere», afferma un residente di via Avezzano, «ma nessuno è intervenuto e l’intera zona versa in uno stato di totale abbandono».

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