Molestò le donne di Capistrello, patteggia

Nove mesi al geometra delle lettere anonime. E dovrà svolgere lavori di pubblica utilità ad Avezzano

CAPISTRELLO. Aveva mandato nel panico un intero paese con le sue lettere anonime e le sue singolari iniziative persecutorie nei confronti dei residenti. Era anche stato arrestato per un aggravamento di misura. Fabrizio Lusi, il geometra stalker di Capistrello, è libero per aver patteggiato nove mesi di reclusione (pena sospesa). Per due mesi dovrà svolgere un impiego socialmente utile.

Nello specifico, il capo d’accusa era quello di atti persecutori, in particolare nei confronti di una giovane del paese.

I fatti risalgono al 1999 quando l’imputato iniziò a inviare delle lettere anonime, alcune contenenti insulti, altre provocazioni sessuali, che divennero sempre più esplicite e insistenti, fino a indurre la marsicana a presentare una denuncia contro ignoti, soprattutto a causa del suo costante stato di agitazione e angoscia che la accompagnavano quotidianamente. Alla sua denuncia si aggiunsero quelle di altri compaesani che avevano ricevuto missive dello stesso tenore e con lo stesso metodo. Le lettere infatti erano quasi tutte scritte a mano e spedite tramite servizio postale.

Nei confronti del geometra 53enne era stata compiuta anche una perizia calligrafica. A marzo dello scorso anno, quando i carabinieri si erano presentati nella sua casa per perquisirla, avevano trovato fogli di carta intestata, sigilli, timbri falsati e alcune lettere. Tutto il materiale era stato sequestrato insieme a un’agenda. Aveva anche fatto spedire una bambola gonfiabile a una donna. In altre circostanze, “convocata” i paesani negli uffici giudiziari o ministeriali con improbabili scuse.

Ad agosto era stato raggiunto da un primo provvedimento restrittivo, che consisteva nel divieto di avvicinamento a una donna. Infine, su disposizione del giudice, per il marsicano era stato disposto l’arresto in carcere.

La polizia giudiziaria della Procura di Avezzano era a ricostruire la vicenda fino al 2015, quando era stato dato un volto allo stalker seriale di Capistrello. Il suo nome era stato così iscritto nel registro degli indagati, inizialmente con tredici capi d’accusa, successivamente ridotti a quattro, visto che diverse persone avevano deciso di ritirare la denuncia. Per l’accusa più grave, quella di stalking nei confronti della donna di Capistrello, è stata presentata una richiesta di patteggiamento al gip del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli. Istanza accolta dal pubblico ministero. L’uomo ha patteggiato la pena di 9 mesi di reclusione, con concessione di lavori di pubblica utilità da svolgere nel Comune di Avezzano.

Lusi, che adesso è libero, è assistito dall’avvocato Roberto Verdecchia, mentre la parte offesa dall’avvocato Moreno Persia.

Pietro Guida

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