Molinari difende il sindaco indagato

Truffa Fondazione, nell'omelia il vescovo parla al primo cittadino di San Demetrio

L'AQUILA. L'arcivescovo dal pulpito difende l'indagato: «Caro Silvano, hai le spalle grosse e saprai dimostrare di aver agito in buona fede». Omelia pro-Cappelli da parte di monsignor Molinari, che torna sull'inchiesta sulla tentata truffa della Fondazione vicina alla Curia.

LA DIFESA. La difesa d'ufficio nei confronti del sindaco di San Demetrio ne' Vestini Silvano Cappelli - indagato con altre 5 persone, tra le quali anche il vescovo ausiliare monsignor Giovanni D'Ercole, nell'ambito dell'inchiesta che sta per essere conclusa dal pm - arriva nel corso di un'omelia pronunciata a braccio nel paese vestino, nel corso della visita pastorale. «Spesso», afferma Molinari davanti ai fedeli, «si compiono azioni in buona fede, pensando di fare il bene della collettività. Poi, però, vengono mal interpretate». Dunque, la Procura della Repubblica, in questo caso, avrebbe preso un «abbaglio». «Ma quando si ha la coscienza a posto, non c'è nulla da temere». Una benedizione inattesa, per Cappelli, al quale il presule riserva altre parole di sincera solidarietà. «In questo periodo», afferma ancora di fronte a una platea nella quale non mancano attimi di imbarazzo, «siamo finiti spesso sui giornali, vero Silvano? Ma ho fiducia nella magistratura e sono certo che tutto andrà per il meglio. Tu hai le spalle grandi e saprai dimostrare certamente di aver agito in buona fede». Nessuna parola, invece, sull'altro indagato eccellente, vale a dire il primo collaboratore del vescovo, il suo ausiliare D'Ercole.

VESCOVO A PROCESSO? Entro fine anno monsignor Giovanni D'Ercole, indagato per false informazioni al pubblico ministero e rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale, conoscerà il suo destino processuale. Il sostituto procuratore della Repubblica Antonietta Picardi sta procedendo a marce forzate per arrivare a definire prima di Natale, attraverso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari contenente la compiuta articolazione delle accuse formulate, le varie posizioni degli indagati. Prima tra tutte quella del prelato. Sarà lo stesso pm a stabilire se, anche in base a quanto detto nel secondo interrogatorio reso da D'Ercole, per l'ausiliare va chiesto o meno il processo.

I PANI E I PESCI. In chiusura Molinari non resiste proprio alla sua tentazione (passione, questa, condivisa con l'ex premier Berlusconi, che fu suo ospite in Curia in piena campagna elettorale per le Regionali) di raccontare barzellette. L'ennesima occasione colta al volo per bacchettare la stampa. La storia, già raccontata, è quella del pescatore che, per evitare la multa, arriva a negare persino l'evidenza di fronte alla guardia: «Non sto pescando». «Ma come, ci sono tre trote sul giornale...». «Sul giornale? E lei, signor vigile, crede a quello che sta sui giornali...». E giù risate.

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