Montereale, l'antico convento all’asta per 100mila euro

Quarto tentativo per il complesso di San Francesco dopo i tre precedenti esperimenti tutti andati a vuoto. L’edificio abbandonato e danneggiato dal sisma risale al 1250 ed è sottoposto a vincolo del ministero. In vendita un’area complessiva di 10mila metri quadri

MONTEREALE. Centomila euro (10 euro al metro quadro) per avere le chiavi della vecchia fortezza del 1250, poi trasformata in antico convento, che domina la vallata dall’altura di Montereale, col Gran Sasso da un lato e il Terminillo dall’altro.

Quarto tentativo per l’aggiudicazione di questo bene storico tutelato dal ministero per i Beni e le attività culturali ma andato incontro a un destino di progressivo degrado, tanto da finire all’asta per 100mila euro. Ci si riprova, con tanta speranza che questa sia davvero la volta buona, martedì 5 febbraio nello studio dell’avvocato Paolo Calvi Moscardi dove si procederà alla vendita del lotto unico rappresentato dall’ex complesso monumentale conventuale di San Francesco da ristrutturare. L’edificio, che si trova in via San Lorenzo a Montereale, a pochi passi dalla piazza, è composto da un fabbricato storico in posizione panoramica di circa 550 metri quadri per piano, disposto su due livelli, e di terreni per una superficie complessiva pari a 10mila metri quadrati che costituiscono un unico corpo circostante il fabbricato. Si tratta, ovviamente, di un immobile inagibile e in stato di abbandono. La base d’asta è di 109mila euro. Il termine massimo per le offerte per la vendita senza incanto è fissato alle 17 del 4 febbraio. In mancanza di offerte si procederà alla vendita con incanto alle 17 del 7 febbraio. Il termine massimo per il deposito della domanda di partecipazione alla vendita con incanto è fissato alle 17 del 6 febbraio 2013. Il complesso, che ha una lunga storia alle spalle, è ora divenuto di proprietà di un privato al termine di una serie di passaggi successivi ed è finito nel mirino dei creditori che hanno presentato l’istanza di vendita. L’edificio, come riportato sul Centro del 26 marzo 2011, «appare nascosto tra i rovi e l’erba alta un metro». Con un po’ di fatica si riesce a scorgere la cripta a volta di pietra a crociera gotica rimasta intatta mentre tutt’intorno l’edificio si va lentamente sbriciolando. Oltre al divieto d’accesso spicca il cartoncino verde «Istituto vendite giudiziarie».

Il luogo caro ai monterealesi, tanto che alcune associazioni locali (tra cui «Danae») e cittadini residenti ne hanno fatto un simbolo, indicandolo come uno dei «luoghi del Cuore» nell’ambito delle iniziative del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) potrebbe finire nelle mani di imprenditori romani. Per ristrutturarlo occorrerà un significativo investimento. Il prezzo base è sceso da 258mila euro ai 109mila attuali ma potrebbe scendere ancora qualora non si trovasse nessun acquirente. Sull’immobile, oggetto di vincolo da parte del ministero per i Beni e le attività culturali, gli enti possono esercitare il diritto di prelazione. Tempo fa si era parlato anche del possibile interessamento da parte di un istituto di credito per rilevare il complesso immobiliare. Ora il buon esito della trattativa è legato a una nuova asta.

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