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Morino, caccia al pirata della strada che fugge in Porsche

Una donna lancia un appello: una Porsche ci è venuta addosso sulla superstrada del Liri, aiutateci a rintracciare il conducente che non si è fermato

MORINO. Corre a tutta velocità sulla superstrada mettendo a rischio anche la sicurezza degli altri automobilisti, si schianta contro un’auto ma non si ferma e continua la sua folle corsa. È quanto accaduto sulla ex superstrada del Liri, una delle arterie più pericolose di tutta la Marsica, teatro molto spesso anche di incidenti molto gravi.

Maria Rosaria Caradente, residente a San Benedetto del Tronto, solo di passaggio sulla Statale 690, che si è salvata solo grazie ai riflessi attenti del figlio 22enne che era alla guida di una Renault Megane Scenic, lancia un appello a chi la percorre quotidianamente: «Attenti a chi corre senza coscienza, bisogna intervenire sulla sicurezza, per evitare che possano accadere tragedie». «Insieme a mio figlio procedevamo in direzione di Avezzano», racconta la donna, «erano all’incirca le 14.30. Eravamo appena entrati nella galleria che si trova nel territorio comunale di Morino, quando mio figlio ha avuto un sussulto».Il figlio si chiama Cristiano Marciano e fortunatamente è stato protagonista di una storia che si è conclusa solo con delle lievi contusioni. I suoi riflessi pronti gli hanno permesso di sterzare e di evitare un impatto che sarebbe potuto essere molto più violento.

«Dalla corsia opposta», continua Caradente, «arrivava a una velocità folle un’auto di lusso, mio figlio crede sia una Porsche. L’auto aveva azzardato un sorpasso a tutta velocità e ce la siamo ritrovati di fronte. Ho pensato che potevamo morire entrambi», va avanti, «il mezzo lanciato come una scheggia ha continuato a correre e si è velocemente dileguato. Tanti automobilisti si sono fermati, anche uno che è riuscito a prendere una parte della targa. Ci hanno raggiunto i carabinieri e hanno ascoltato la nostra testimonianza. Io mi sono fatta visitare in pronto soccorso, ho avuto un trauma al collo. Abbiamo poi raggiunto i carabinieri alla stazione di Morino e abbiamo presentato una denuncia. Anche gli altri automobilisti hanno parlato di una Porsche, di colore scuro. Pare che una persona del posto abbia detto che si tratta di un’auto che si vede spesso correre a tutta velocità sulla ex superstrada e per questo siamo fiduciosi che in qualche modo i carabinieri possano arrivare a identificarne il proprietario. Ringrazio tutte le persone che si sono fermate e il maresciallo Marcello Turriziani per la sua gentilezza».

Al momento, unico deterrente alla velocità sulla Statale 690 sono gli autovelox installati da alcuni Comuni, in primis da quello di Civita d’Antino. A novembre dello scorso anno, in un tratto poco distante, morì a 52 anni Filomena Buffone, infermiera di Balsorano, appena uscita da lavoro, alla guida della sua Citroen Saxo. Fu travolta da un’auto in corsa.

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