Movida violenta e gazebo I titolari dei locali:  «Noi pronti a collaborare» 

Prove tecniche per l’estate: i gestori sono in attesa delle autorizzazioni Riaprirà domani la pizzeria in piazza Duomo interessata dall’incendio

L’AQUILA. Il centro storico si prepara all’estate. Lo stress test c’è stato nello scorso fine settimana di alte temperature. Tante le persone che hanno invaso il cuore del capoluogo, dove la chiusura di piazza Chiarino ha moltiplicato le presenze nella vicina piazza di Santa Maria Paganica, teatro di una scazzottata. Nelle stesse ore, le fiamme divampate all’interno di una pizzeria a piazza Duomo, e le conseguenti difficoltà di intervento dei vigili del fuoco tra cantieri e soste selvagge, hanno però rilanciato il tema sicurezza. Così, in attesa del vertice tra Comune, polizia municipale e vigili del fuoco annunciato dall’assessore alla Polizia municipale Laura Cucchiarella, e l’avvio dei lavori per l’implementazione del sistema di videosorveglianza cittadino, i commercianti guardano avanti e si preparano ad allargarsi dopo un inverno di ristrettezze e disagi dovuti ai cantieri. Il Comune sta infatti valutando in questi giorni le richieste dei commercianti per tavoli all’aperto e dehors e a breve si scoprirà come intende regolamentare la situazione.
I COMMERCIANTI
«Poteva andare peggio, ma anche meglio», racconta Giuseppe Di Donato, proprietario della pizzeria Peperoncino, che domani riaprirà al pubblico a sette giorni dall’incendio. «Per fortuna non ci sono stati danni né feriti, e questa è la cosa che conta. Però all’inizio non era cominciata come un’emergenza. Appena ho visto il fumo fuoriuscire dal forno sono intervenuto subito con l’estintore, ma mi è sfuggito dalle mani ed è caduto dalla parte della maniglia, che si è rotta, quindi non ho potuto utilizzarlo. Quando poi ho visto le fiamme non ho potuto fare altro che chiamare i vigili», racconta, precisando che «se fossero riusciti ad arrivare con il camion di fronte al negozio si sarebbe risolto tutto molto più facilmente». «L’anno scorso ci sono state una serie di lamentele da parte dei residenti per via dei tavolini dei locali che ostruivano la viabilità», ricorda Claudio Trafficante, titolare della boutique alimentare Il Simposio in via Garibaldi. «Le macchine non riuscivano a fare manovra uscendo dal vicolo e sono nate diverse discussioni con i gestori dei locali sulla via. Però c’è anche da dire che molti volevano svoltare dove non si potrebbe. Noi, in ogni caso, abbiamo inoltrato la nostra regolare domanda di autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico sia al Comune sia alla Soprintendenza e ci atterremo alle loro disposizioni». «Ci siamo affidati a uno stesso ingegnere proprio per coordinarci meglio tra noi e adesso siamo in attesa del via libera per i tavoli all’aperto» spiega invece Giancarlo Madama, proprietario della pizzeria La Marchigiana. «Sono del parere che, se ci sono dei limiti, i gestori devono rispettarli. Poi, per carità, spesso sono i clienti stessi che si allargano magari per un passeggino o perché hanno un cane, ma l’importante è che prevalga sempre il buonsenso di lasciare libero il passaggio qualunque cosa accada». Un «maggiore senso di responsabilità e professionalità da parte delle attività di somministrazione», magari attraverso «segnaletiche non amovibili a delimitare il perimetro occupabile» e «cartelli chiari e provvisori che segnalino le modifiche alla viabilità per chiunque, perché non tutti consultano l’albo pretorio comunale prima di uscire di casa» sono invece gli antidoti suggeriti da Daniele Stratta, titolare dell’enoteca e cucina Garibaldi, nonché presidente Fipe L’Aquila.