Musica col coprifuoco i gestori non ci stanno e rilanciano sugli orari

Chiesto un incontro col sindaco per rimodulare le chiusure Si chiede di poter arrivare fino alle tre di notte nei weekend

L’AQUILA. E adesso il coprifuoco alla musica dal vivo, se non altro per il tempismo con cui arriva l’ordinanza – alla vigilia della maratona jazz – rappresenta una scelta che lascia scontenti gestori dei locali e operatori della movida. Si parla di centinaia di persone tra ristoratori, gestori, camerieri e baristi, disc-jockey e pr. Tutti spiazzati da una scelta che arriva come una doccia fredda con le ultime battute del cartellone estivo ancora in corso. «Si poteva aspettare qualche giorno», commenta qualcuno ironicamente sui social network, «tanto il freddo aquilano è decisamente più efficace delle ordinanza come deterrente degli spettacoli all’aperto». Ma c’è poco da ridere fra gli operatori della notte, specie chi ha già concordato cachet e Siae per i concerti all’aperto.

«Qui per pensare al “benessere” di venti residenti del centro storico», valuta Remo Paone dell’Ohibò vintage bar in piazza Regina Margherita, «si mette a rischio il lavoro di quattrocento persone, tante ne lavorano nei nostri locali. Siamo molto preoccupati di fronte a un’amministrazione che ci mette dei paletti». Ma intanto, è proprio al Comune che gestori e ristoratori chiedono un confronto. L’idea è quella di incontrare il sindaco e rimodulare insieme gli orari di chiusura proposti per l’inverno. Allo stato attuale, a partire dall’inizio dell’autunno, i locali notturni dovrebbero chiudere entro la mezzanotte da domenica a mercoledì, mentre per il giovedì e il venerdì è tollerata l’una di notte e il sabato si può tirare fino alle due.

I gestori, come controproposta chiedono la possibilità di posticipare all’una la chiusura nelle serate che vanno da domenica a mercoledì. Per quanto riguarda il weekend, si chiede la possibilità di restare aperti fino alle tre, indistintamente tra giovedì, venerdì e sabato. Una richiesta – viene spiegato – che arriva in funzione dell’esigenza di andare incontro ai ritmi degli studenti universitari che solitamente non escono prima delle 22.30. In cambio, l’impegno è quello di rispettare le regole alla lettera, così come lo spirito dell’ordinanza, abbassando i decibel. «Questi provvedimenti», spiega Francesco Grande, dj aquilano impegnato al Bruno’s e al palco esterno allestito ai “Quattro cantoni” (promosso da Rex e Nero Caffè) «mettono in difficoltà chi ha già organizzato le serate all’aperto».

PREMIO IN PIAZZA. Intanto, ieri sera c’è stato il premio “città dell’Aquila”, manifestazione giunta alla quarta edizione. Sul palco si sono alternati big dello spettacolo e dell’informazione in una serata prodotta da Laura Aprati e Maurizio Giannotti che ha visto la conduzione di Francesca Fiadini.MOSTRA FOTOGRAFICA. S’intitola "”5x24”, richiamo alla lente da 15 millimetri utilizzata per gli scatti, l'esposizione fotografica di Marco Esposito, giovane specializzato in “Street photograpy”, originario di Salerno ma aquilano d’adozione (almeno fino a quando non avrà concluso il suo percorso di studi all’università d’Ingegneria). La mostra, allestita nei locali suggestivi del palazzetto dei Nobili in centro storico, si compone di 24 stampe in bianco nero, realizzate artigianalmente in camera oscura. Le immagini (sono tutte foto a pellicola) ritraggono la meta turistica di Positano, raffigurata, appunto, attraverso una lente da 15 millimetri.

Sarà possibile visitare la mostra fino a giovedì 10 settembre. Questi gli orari: oggi dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30. Da domani a mercoledì 9 settembre, dalle 16.30 alle 19.30 e giovedì dalle 16.30 alle 20. Ingresso gratuito. ©RIPRODUZIONE RISERVATA