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Nasce un museo d'arte sacra nel palazzo Ducale

La dimora del 1400 ospiterà i tesori diocesani risparmiati dalla violenza del terremoto

SAN DEMETRIO. Un museo di arte sacra nel palazzo Ducale, dove raccogliere le opere provenienti dalle chiese aquilane. La Curia ha inviato, qualche giorno fa, una richiesta ufficiale al Comune. L'antica dimora del 1400, che nel sisma dello scorso anno non ha riportato danni, potrebbe ospitare un vero e proprio tesoro: crocifissi medievali, dipinti, statue e manufatti preziosi.

Pezzi unici, tra cui figurano anche le tele del Patini. Esemplari di arte abruzzese esposti nei Musei Vaticani, che dovranno trovare un'attenta collocazione in attesa della ristrutturazione delle chiese che li ospitavano.  La Curia ha pensato al palazzo Ducale di San Demetrio, finito di restaurare poco prima del terremoto. Gli ampi spazi a disposizione, il pregio della struttura e la collocazione strategica, lo rendono «appetibile» per la realizzazione di un museo del terremoto, dove raccogliere le opere integre e quelle «ferite» dai crolli.

«Abbiamo ricevuto una richiesta ufficiale da parte dell'Arcidiocesi dell'Aquila», conferma il sindaco di San Demetrio, Silvano Cappelli, «valuteremo la proposta, anche per i risvolti socio-culturali sulla nostra comunità».  Seppure in fase embrionale, Cappelli non nasconde che «il progetto si configura come una valida opportunità di sviluppo e di attrattiva per la realtà vestina».

L'idea è quella di creare un circuito turistico, mettendo al sicuro le opere di pregio custodite prima del 6 aprile 2009 nelle principali chiese aquilane, tra cui la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, San Bernardino, la chiesa delle Anime Sante e nei palazzi storici della città, come nel caso della Prefettura. Un'occasione per creare un punto di riferimento turistico, legato al grande patrimonio artistico e religioso dell'Aquila: statue, tele, crocifissi che tracciano la storia della cristianità abruzzese.

La Curia ha in animo di sistemare anche palazzo Cappelli, sede per decenni dei padri Rogazionisti. Lo stabile, che ha riportato numerosi danni, potrebbe ospitare una casa per anziani o un centro di ritrovo culturale.

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