Navelli, ufficio postale a rischio

Mobilitati i sindaci del comprensorio che chiedono di incontrare i vertici di Regione e Provincia

NAVELLI. In seguito alla notizia dell’intenzione di Poste Italiane di procedere alla chiusura dell’Ufficio recapiti di Navelli si registra un intervento del sindaco Paola Di Iorio. L’amministrazione vuole «portare all’attenzione di chi di dovere l’importanza che tale ufficio riveste non solo per il Comune di Navelli ma anche e soprattutto per un vasto territorio che va dalla Valle del Tirino all’alta montagna di Campo Imperatore ricomprendendo l’intera Piana di Navelli e la Valle Subequana. Si fa presente che tale ufficio, che oggi occupa sette portalettere e un responsabile, è situato in una posizione centrale rispetto ai paesi afferenti ai suddetti territori ed è ubicato in uno stabile di proprietà di Poste, idoneo e recentemente ulteriormente adeguato a svolgere la funzione». «L’accentramento negli uffici dell’Aquila», aggiunge, «creerebbe disagi innanzitutto per il servizio di recapito ma anche di organizzazione e di economicità del servizio e, non ultimo, costituirebbe notevole difficoltà per i lavoratori che sono tutti residenti in questo territorio. Molti sindaci, già nei mesi scorsi, hanno manifestato disappunto sul funzionamento del servizio in quanto l’esiguo numero di personale non riesce a ottemperare all’espletamento del servizio. Si pensi che per recapitare una lettera raccomandata o prioritaria all’interno di un territorio comunale impiega anche 15 giorni per raggiungere il destinatario».

I sindaci dei Comuni di Navelli, Collepietro, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Prata d’Ansidonia, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Acciano, Capestrano, Ofena, Villa Santa Lucia degli Abruzzi porteranno la problematica all’attenzione del presidente del Consiglio Matteo Renzi, dei presidenti di Regione e Provincia e del prefetto. Oltre che dei vertici delle Poste e di tutti i sindacati.

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