Niente gas nel palazzo riparato

Otto famiglie in autonoma sistemazione vogliono rientrare a casa

L’AQUILA. Le loro case sono pronte da un mese, ma in quegli appartamenti non si può rientrare perché non c’è ancora il gas. Otto famiglie, proprietarie di una palazzina in via Atri, sono così «costrette» a dover usufruire ancora del contributo per l’autonoma sistemazione.

«Non sappiamo come fare per risolvere questa nostra situazione» afferma Patrizia Cripoli una delle proprietarie degli appartamenti. «Nel palazzo qui a fianco sono già rientrati. Noi, invece, nonostante la corsa per ristrutturare subito l’edificio - dove oltre agli otto appartamenti ci sono anche tre attività commerciali - non siamo riusciti a farci riallacciare il gas. E questo perché, mentre gli altri immobili sono allacciati alla rete che attraversa via Strinella, il nostro è collegato con la condotta disastrata che sale su via Castello, la cui funzionalità sembra ancora difficilmente ripristinabile. Abbiamo chiesto un allaccio provvisorio, ma ci è stato risposto di no. Così, pur avendo ristrutturato l’immobile, ci troviamo ancora tutti in autonoma sistemazione, ognuno ad arrangiarsi come può. Sognavamo di tornare presto a casa, ma l’attesa non è ancora finita».

Una situazione segnalata ieri anche al Comune che convocherà, a stretto giro di posta, un incontro con le aziende che erogano i servizi essenziali, a cominciare proprio dall’Enel Gas.
«L’interesse primario» spiega l’assessore Pietro Di Stefano «è favorire il rientro dei cittadini nelle case B e C. Predisporremo subito gli interventi necessari per risolvere eventuali problemi, anche perché sono ormai circa 5 mila i contributi definitivi rilasciati per la risistemazione delle case. E a riparazioni eseguite tutto dovrà funzionare».

«Sono tantissimi i nuclei familiari con case B e C in autonoma sistemazione» aggiunge il sindaco Massimo Cialente. «Oltre 27 mila le persone che hanno optato per questo sostegno. Un numero che a giugno dovrebbe scendere, anche perché scadono i sei mesi previsti per la riparazione delle abitazioni B. Ora la nostra attenzione va ai cittadini con case E, quelli tagliati fuori dall’assegnazione di un alloggio. Stiamo chiedendo l’aumento del contributo per l’autonoma sistemazione che consentirà a questi nuclei familiari (si tratta di single e coppie) di poter prendere in affitto un appartamento di quelli, tutti di media o grande dimensioni, che presto saranno messi sul mercato».

In quanto al caso di via Atri, per il sindaco «non ci dovranno essere ulteriori ritardi nel ripristino del servizio sollecitato dagli stessi proprietari. Il nostro obiettivo è quello di riportare la gente qui e lavoreremo affinché ogni casa risistemata possa riavere subito l’allaccio del gas. È un’operazione che per le B dovrà chiudersi entro giugno. È una partita troppo importante, per questo è necessario rimuovere ogni ostacolo. Di ritardi ne abbiamo avuti già troppi. E il calvario sopportato da chi è costretto a stare ancora lontano dall’Aquila è imputabile anche all’apertura rallentata dei cantieri».