«Noi fuori dalla lista senza un perché»

Da tendopoli e alberghi numerose proteste contro l’esclusione dal piano Case.

L’AQUILA. Valanga di proteste al Centro da esclusi e scontenti dell’assegnazione degli alloggi nelle 19 aree. Tiziana Pietrosanti, sfollata alla tendopoli di Pianola, è esasperata: «Il 30 settembre il campo chiude e io ancora non so dove sistemare le mie due figlie che vanno entrambe a scuola. La mia famiglia è stata esclusa dal progetto Case a beneficio, forse, degli ipotetici moduli provvisori che, se tutto va bene, saranno pronti per dicembre. Ho visto in elenco single e coppie che entrano il 29 settembre mentre noi che abbiamo esigenze scolastiche siamo fuori». «Vorrei segnalare quelle che sembrano due sviste, a una breve e rapida lettura degli elenchi pubblicati», scrive Gino Antognetti. «Nel sito di Assergi 2 sono state decise due assegnazioni ma le persone sono le stesse. Appaiono come due nuclei diversi perché sono stati invertiti i nomi.

Invece, a Coppito 2, è stato assegnato un alloggio a un certo Pio Pio che invece ha un codice fiscale che sembra non corrispondere al suo nome. Invito a controllare meglio». Caterina Bruno scrive: «Ho preso visione delle liste e con mio stupore ho notato che la mia famiglia composta da 5 persone con disabile al 100% con accompagnamento, figlia in età scolare e io che lavoro all’Aquila, è stata inserita nella lista in via di collocazione. Cosa significa? Ho notato che nell’elenco degli assegnatari c’è la località di destinazione con la data presunta di assegnazione, ma noto che manca il punteggio con il quale è stato attribuito l’alloggio. Strano! Ho chiamato la sede della Dicomac alla Finanza per chiedere informazioni e mi è stato detto che sarò la prossima a essere chiamata, ma in che senso?

Devo aspettare tutte le assegnazioni, la prima volta mi si dice che la chiamata è imminente, ho riprovato a chiamare una seconda volta, non sicura di quello che mi era stato risposto, e mi hanno detto che non c’è l’alloggio... di chi mi devo fidare? Vorrà dire che andrò a chiedere direttamente spiegazioni alla Protezione civile. A proposito, qual è il mio punteggio? E gli altri con nuclei familiari più piccoli? Sono pronta a protestare con tutta la mia famiglia». Un’insegnante aquilana, attualmente sfollata a Silvi Marina, si dice «indignata» per il modo col quale sono stati realizzati gli elenchi. «Vivo da sola, ho 50 anni, insegno in città e la mia casa è andata distrutta. Sono anche invalida civile, e non per raccomandazione. Ho fatto richiesta di un’abitazione del progetto Case e non solo non mi è stata accordata ma sono stata inserita nell’elenco in via di collocazione.

La mia rabbia è dovuta al fatto che mi hanno detto che non esiste una graduatoria dei punteggi e, soprattutto, che 200 single mi sono passati avanti in graduatoria. Tra questi, giovani stranieri di 19 e 20 anni e anche un anziano di 88. Andrò avanti non solo con un reclamo per raccomandata, come proposto dal Comune, ma anche interessando la Procura della Repubblica perché, a mio parere, ci sono delle cose poco chiare». Proteste anche da alcune mamme che devono portare i figli a scuola all’Aquila. «Non è giusto abbandonarci sulla costa con la scusa che ci sono gli autobus», dicono alcune mamme. «Chi si assume la responsabilità dell’incolumità dei nostri ragazzi, con i pullman sulle strade nel periodo invernale? Aspettiamo una risposta da Bertolaso».