Entro il 2 settembre le domande per i risarcimenti. Distrutti anche uliveti e vigneti

Nubifragio, conta dei danni

Chiesto lo stato di calamità. Il Comune: un disastro

SULMONA. La conta dei danni è appena cominciata. Ma già arriva a decine di migliaia di euro. Il nubifragio di martedì pomeriggio ha lasciato una scia di problemi, in case e attività commerciali. Duro il colpo inferto anche all'agricoltura. Il Comune ha chiesto al ministero il riconoscimento dello stato di calamità e ha aperto uno sportello dove i cittadini possono presentare richieste di risarcimento.

Con il trascorrere delle ore, cresce l'entità dei danni e dal Comune arrivano le richieste di intervento, tra cui il riconoscimento di stato di calamità naturale. Nella frazione Marane, nella tarda serata di martedì, si è verificata una frana che ha raggiunto quasi le abitazioni, a Bagnaturo è crollato il tetto di una casa disabitata ed è esondato il torrente Velletta. In centro storico (via del Carbonaro) è scoppiato un tratto della rete fognaria e in quasi tutti i quartieri cittadini si sono verificati allagamenti. 

«Un disastro è i danni sono senz'altro più ingenti dell'alluvione del 2008», sostiene Enea Di Ianni, vicesindaco e assessore alla Protezione civile, «perché il nubifragio e la violenta grandinata hanno coinvolto anche le frazioni. Chiediamo alla Protezione civile regionale maggiore attenzione e soprattutto interventi immediati a sostegno di chi ha subìto danni».  A distanza di due anni, dall'alluvione del settembre 2008, che provocò quasi due milioni di euro di danni, dalla Regione non sono ancora arrivati i risarcimenti.

Questa volta, però, il maltempo ha messo in ginocchio anche agricoltori e allevatori. «I terreni da Pacentro a Bagnaturo sono tutti allagati», sostiene Bruno Rosso, rappresentante di Coldiretti, «seriamente danneggiati vigneti, uliveti e piantagioni di mais». Franco Volpe, responsabile dell'ufficio tecnico della Cia (Confederazione italiana agricoltori), sollecita Regione e ispettorato provinciale dell'agricoltura per interventi e risarcimenti e si appella ai sindaci di Sulmona, Pacentro, Introdacqua, Bugnara, Pettorano sul Gizio e Prezza affinché chiedano lo stato di calamità naturale. Anche i quartieri cittadini sono stati messi in ginocchio in viale Sallustio, viale della Stazione, Villa comunale, viale Patini e via Lamaccio garage, cantine e negozi sono stati invasi dall'acqua. 

Dal Comune arriva l'invito a chi ha subìto danni di segnalarli entro il 2 settembre e a consegnare anche eventuali foto e video amatoriali per documentare la situazione. Il modulo per richiedere i risarcimenti è disponibile negli uffici comunali della Protezione civile, al comando di Polizia municipale e sul sito internet del Comune. Il modulo dovrà essere riconsegnato all'ufficio protocollo (per informazioni numero verde 800.012.490 o 0864.242206).

© RIPRODUZIONE RISERVATA