Nuova sede della Polstrada all’avanguardia in Europa

Quasi mille metri quadrati di superficie con 48 agenti di polizia al lavoro Guerrini: «Presidio di legalità». D’Alfonso: «Un avamposto di sicurezza»

PRATOLA PELIGNA. Quasi mille metri quadrati di superficie interna realizzati in un’area di 9.500 metri quadrati. Attrezzature all’avanguardia che ne fanno una delle strutture più moderne d’Europa. È la nuova sede della polizia stradale di Pratola Peligna inaugurata ieri mattina a ridosso del casello autostradale della A/25. «Un presidio di legalità e un punto di riferimento per l'intera Valle Peligna e il Centro Abruzzo», ha detto il dirigente del compartimento della polizia stradale per l’Abruzzo, Emilio Guerrini, «è la sottosezione più numerosa della regione e grazie alla presenza costante di questo formidabile gruppo, nell'ultimo anno gli incidenti sono diminuiti del 50% con un solo incidente mortale». L'organico é composto da 48 agenti che hanno la competenza sulla A/25 da Torano a Pescara-Villanova; 112 chilometri di saliscendi con viadotti e gallerie che attraversano quattro Provincie e cioè Rieti, L’Aquila, Chieti e Pescara, cinque tribunali e altrettante procure della Repubblica (Rieti, Avezzano, Sulmona, Chieti e Pescara). Ogni giorno sono in servizio sette pattuglie per il controllo del territorio più due di polizia giudiziaria al comando di Massimiliano Ponti e Marcello Roselli. Nel corso della cerimonia è stata ricordata la memoria dell'agente scelto della polizia di Stato, Massimo Cipollone, deceduto tragicamente nel 1992 a Rimini mentre soccorreva una persona in acqua. A lui l'amministrazione comunale di Pratola Peligna ha dedicato il nome della strada che porta alla nuova struttura.

«Si è voluto creare proprio qui a Pratola un avamposto di sicurezza», ha sottolineato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, «la sicurezza è frutto della collaborazione delle persone, della dimensione progettuale, dell'investimento, insomma della scommessa. Qui, si è scommesso e si è riusciti. Dobbiamo sempre rendere certo, tuttavia, il livello di qualità degli investimenti che ci consenta successo, economia, crescita e stabilita' dei progetti di vita. Del resto, l'Abruzzo ha conosciuto stagioni di isolamento quando non ha scommesso sulla viabilità e sui trasporti. Ha conosciuto invece la modernizzazione proprio quando ha scommesso sulle infrastrutture trasportistiche».

Claudio Lattanzio

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