Nuovo municipio, Comune proprietario 

Rescisso il contratto con Irim, si va al collaudo dei lavori bloccati dal 2012 per poter avviare il completamento dell’opera

AVEZZANO. Contratto rescisso con Irim e il Comune avvia le procedure per entrare in possesso dell’immobile destinato a ospitare il nuovo Municipio e cominciare gli interventi per il completamento dell’opera bloccati dal lontano 2012. A sei anni dallo stop ai lavori, finiti nel mirino della magistratura e della Corte dei conti, ma senza il sequestro del cantiere, il dirigente di settore, l’architetto Sergio Pepe, in linea con la direzione politica della giunta De Angelis, ha chiuso la partita del recesso col consorzio Irim e invitato il direttore dei lavori e il presidente della commissione di collaudo ad attivare le procedure di legge previste, al fine di consentire al Comune di rientrare in possesso della struttura incompiuta. La verifica sullo stato dell’arte del contratto di quartiere II, il progetto messo in cantiere dal sindaco Antonio Floris nel 2006, per accorpare tutti gli uffici comunali nell’area nord della Pulcina, dovrebbe scattare in tempi celeri: l’amministrazione, infatti, come ha spiegato il sindaco, Gabriele De Angelis, nel faccia a faccia coi residenti del quartiere la Pulcina-Scalzagallo nella sala riunioni della chiesa di Santo Spirito (promosso dal parroco don Antonio Salone), ha compiuto l’ultimo atto per rientrare quanto prima nella disponibilità del cantiere, fermo ormai da sei anni, e avviarlo verso la fase di completamento.
«I fondi ci sono», ha assicurato il primo cittadino con al fianco il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Lino Cipolloni, il presidente del consiglio comunale, Iride Cosimati e l’architetto Pepe, «e in tempi rapidi potremo bonificare la zona intorno alla struttura, in particolare la piazza antistante, che sarà presto fruibile da tutti i cittadini. L’obiettivo è quello di rientrare in possesso del fabbricato e di completare l’opera, trasferendovi tutti gli uffici comunali, e non solo, facendo di quella struttura, ormai abbandonata e a concreto rischio di degrado, un vero e proprio centro direzionale, ricco di servizi per la collettività». Ora, quindi, per l’incompiuta in zona Nord, finita all’attenzione della Procura della Repubblica e della Corte dei conti, sembra profilarsi un nuovo inizio, o meglio, l’atteso completamento propedeutico all’accorpamento di tutti gli uffici del Comune ora sparsi in ogni angolo della città, con un risparmio sui costi di gestione e un’ottimizzazione dei servizi al cittadino. Operazione che, quasi certamente, andrà avanti in più step. Il primo atto post- collaudo sarà la quantificazione delle risorse necessarie al completamento della struttura. Su un altro filone, invece, lavora il collegio arbitrale per definire il contenzioso “dare-avere” tra Comune e Irim. (m.s.)
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