On-line il restauro del mammut del Forte spagnolo dell’Aquila/ Foto

Tutti i dettagli del cantiere sul sito www.mammuthusmuseo.com: i lavori possibili grazie a 600 mila euro donati dalla guardia di finanza

L'AQUILA

Online da oggi il restauro del Mammuthus Meridionalis Vestinus curato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo. Il cantiere ha infatti ora un sito nato per far seguire i lavori resi possibili dalla donazione di 600mila euro della Guardia di Finanza che, in segno di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto del 2009, ha deciso di sostenere il recupero e il riallestimento espositivo di questo scheletro risalente ad un milione e trecentomila anni fa. La notizia è della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo. All'indirizzo www.mammuthusmuseo.com si possono trovare tutte le informazioni sul restauro in corso, ma anche sulla storia di questa scoperta avvenuta a Scoppito, in provincia dell'Aquila, nel 1954, in località Madonna della Strada nel comune di Scoppito, a circa 15 chilometri dal capoluogo di regione. Conservato dal 1958 nel bastione Est del Forte Spagnolo, è uno fra gli esemplari più completi rinvenuti in Europa. Databile intorno ad un milione e trecentomila anni fa (Pleistocene inferiore), lo scheletro è in buono stato di fossilizzazione ed appartiene ad un esemplare di maschio adulto alto 4 metri al garrese e lungo 6,50 metri dalla punta della zanna all'estremità della coda, del peso di oltre 10 tonnellate: la sola zanna destra originaria ha il peso di 100 chili.

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