Oncologia d'eccellenza

Effettuati cento autotrapianti di midollo Da Recchia 600 nuovi pazienti all'anno

 AVEZZANO. Più di 100 autotrapianti di midollo osseo per gravi forme di tumore che riducono il rischio di infezioni, aumentando la percentuale di sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti. Il traguardo è stato raggiunto all'ospedale di Avezzano, nel reparto di Oncologia diretto dal professor Francesco Recchia.  I trapianti «autologi» (detti anche autotrapianti poiché il donatore è lo stesso malato) hanno contribuito a far registrare il 30% di pazienti provenienti da altre Regioni, anche dalla Sicilia. Al reparto di Oncologia di Avezzano, infatti, si rivolgono ogni anno 600 nuovi pazienti. Dall'attivazione del reparto, nel 1987, sono stati assistiti circa 8.500 malati. La forma più diffusa di tumore è quella del colon (126 casi), seguito da polmone (70), stomaco (45), neoplasie ginecologiche (35) e urologiche (32).  «In generale sul territorio il tumore non è in aumento», spiega il professor Recchia «e l'elevato numero di pazienti dipende soprattutto dalle richieste che ci arrivano da altre Asl o Regioni».  Il trapianto di midollo autologo è una procedura utilizzata nei pazienti che necessitino di un trattamento di chemioterapia ad alte dosi. Col trapianto si evita che, in conseguenza della terapia, si abbia una mancanza di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine troppo prolungata, esponendo il paziente a un rischio infezioni e di complicanze emorragiche. Il midollo osseo viene prelevato al paziente prima della chemioterapia, e gli viene trapiantato alla fine del trattamento.  Il trapianto è praticabile nei pazienti con buone condizioni generali e reattivi alla terapia. I dati testimoniano il livello d'eccellenza raggiunto dal reparto marsicano, all'avanguardia in Abruzzo nella gestione delle patologie neoplastiche. (p.g.)

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