«Onlus procurano clienti a un avvocato» 

Lettera di Tordera (Asl): «Favorita Catia Puglielli». La replica del legale (Tdm): «Io al fianco dei malati, senza vantaggi»

AVEZZANO. Associazioni senza fini di lucro che procaccerebbero clienti ad avvocati, utilizzando le segnalazioni di disservizi sanitari che pervengono dagli utenti. È, in sintesi, il contenuto di una dura nota di protesta della Asl, di cui il Centro è venuto a conoscenza, inviata a Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato, associazioni onlus che raccolgono le richieste degli utenti in merito a disfunzioni in ospedali e altre strutture della sanità. Nel mirino l’avvocato Catia Puglielli che respinge le accuse: «Non mi arricchisco di certo con la mia attività al servizio dei malati».
Il manager della Asl, Rinaldo Tordera, il 31 agosto scorso, ha inviato una lettera alle due associazioni in cui contesta «il loro comportamento che contrasterebbe nettamente con lo spirito della loro mission che dovrebbe essere sganciato da qualunque interesse privato o professionale». In sostanza, secondo l’azienda sanitaria, che riceve da alcuni anni istanze di risarcimento «avanzate da un avvocato per conto degli utenti che si rivolgono a Tdm-Cittadinanzattiva», le associazioni «recluterebbero clienti a beneficio di uno studio legale “di fiducia”».
Le istanze di risarcimento ricevute negli anni dalla Asl, avanzate per i più disparati motivi, portano la firma appunto dell’avvocato Catia Puglielli che utilizza la carta intestata del Tribunale diritto del malato, qualificandosi come responsabile dell’area Giustizia per la stessa associazione. Una delle ultime richieste di risarcimento, firmata dalla Puglielli, è del 3 luglio scorso.
«L’obiettivo principale di Tdm- Cittadinanzattiva», scrive Tordera nella comunicazione del 31 agosto, inviata anche alle sedi del di Sulmona, Chieti e Roma delle associazioni, «risulta essere senza finalità di lucro per contribuire. Obiettivo, come si legge nel sito di Cittadinanzattiva, volto al “miglioramento, alla qualità e all’umanizzazione dei servizi sanitari mediante l’ascolto del cittadino e la ricerca concordata delle soluzioni per rimuovere situazioni di sofferenza inutile”. È esclusivamente per questa attività di interesse generale, e non certo per sponsorizzare attività professionali contro la Asl», aggiunge Tordera, «che è consentito alle associazioni di essere presenti all’interno dell’ospedale di Sulmona e in altri presìdi, in sedi messe gratuitamente a disposizione della nostra azienda».
LA REPLICA. Abbiamo chiesto spiegazioni all’avvocato Catia Puglielli, nominata presidente della Casasanta dell’Annunziata (vedi pagina di Sulmona). «Io scrivo come carta intestata», sottolinea, «perché responsabile della Rete giustizia Abruzzo di Tribunale per i diritti del malato regionale, che è una rete di Cittadinanza attiva Abruzzo. E quando scrivo non lo faccio per fare le cause, tanto è vero che dal 2009 ho fatto solo quattro contenziosi, di cui uno pendente, due vinti e uno perso».
L’avvocato aggiunge di aver presentato «solo richieste di conciliazione stragiudiziale. Per essere precisi ho sempre chiesto di nominare tavoli tecnici per la valutazione congiunta delle problematiche, dei casi di malasanità. Non ho quasi mai dato seguito e quindi non mi sono arricchita. Il direttore generale della Asl, invece, a tutte le mie segnalazioni e richieste non risponde mai. Il dottor Tordera, invece di pensare all'avvocato Puglielli, pensi a risolvere i problemi della sanità». La Puglielli dichiara inoltre che «la segreteria regionale, con Aldo Cerulli, ha preso posizione e invierà una lettera per sottoporla all’ispezione della Regione e al ministero in quanto ravvisabile, nel suo contenuto, una velata minaccia». Lo stesso Cerulli precisa che «sicuramente sarà presentata un’interpellanza alla Camera e al ministro alla Sanità». «Io», conclude, «mi rivolgerò all'assessore regionale Silvio Paolucci. Le nostre segnalazioni servono a migliorare e non a colpire. Siamo tutti volontari che operano a titolo gratuito. Quel che fa Catia è possibile perché è stata eletta a pieni voti come responsabile della rete dei diritti».
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