Orsetto trovato morto alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo

Il ritrovamento in località à Marzara in Comune di Settefrati, nel Frusinate, appena fuori della zona di protezione esterna del Parco. Si indaga anche per sospetto avvelenamento, ma i vertici del parco giudicano improbabile un'ipotesii di questo tipo

PESCASSEROLI. I guardiaparco del Servizio di Sorveglianza hanno segnalato ieri sera, intorno alle 20, il ritrovamento di un orsetto morto in località Marzara in Comune di Settefrati, appena fuori della Zona di Protezione Esterna del Parco, nel versante laziale. Sul luogo sono successivamente intervenuti anche il Direttore, il veterinario la biologa del Parco e il responsabile della Sorveglianza per effettuare tutti i rilievi del caso, constatando il decesso dell’animale. Ad una attenta visita del veterinario del Parco si è rilevato trattarsi di un esemplare di circa 6-7 mesi, di sesso femminile apparentemente in buone condizioni di nutrizione; il decesso è stato fatto risalire a poche ore prima della segnalazione e la carcassa si presentava sulla sede stradale senza nessun tipo di lesione apparente, per cui non è stato possibile accertare le cause della morte. E’ probabile che il cucciolo deceduto sia uno dei due avvistati insieme alla madre nei giorni scorsi, nel corso della operazione di conta delle femmine con piccoli, per monitorare costantemente la vitalità della preziosa popolazione di Orsi marsicani, conta ancora in corso.

Secondo il presidente Carrara «La morte dell’Orso riconferma l’estrema difficoltà dell’azione di conservazione e richiama tutti gli Enti coinvolti a collaborare e a rispettare strettamente gli impegni assunti con la firma del protocollo del marzo scorso per la tutela dell’Orso bruno marsicano».

La carcassa è stata quindi trasportata nella sede dell’Ente Parco a Pescasseroli da dove verrà conferita in un Centro specializzato per effettuare tutti gli accertamenti finalizzati ad individuare la causa della morte. Le indagini sono volte anche ad accertare se in qualche modo la cucciola sia stata avvelenata. E' lo stesso presidente Carrara a giudicare improbabile l'ipotesi di avvelenamento. Del resto, il fatto che sia stato avvistato insieme alla madre e a un altro cucciolo lascia pensare che la morte sia imputabile ad altre cause, altrimenti l'eventuale presenza di veleno avrebbe messo a rischio anche gli altri esemplari.

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