la protesta

Ovindoli, parroco trasferito: tutto il paese insorge

I fedeli consegnano una lettera al vescovo a sostegno di don Antonio Petrescu detto don Elvis: «Non è un estorsore»

OVINDOLI. Neanche il tempo di ufficializzare il trasferimento del parroco, provvedimento arrivato dopo le vicende legate all’indagine sulla ricostruzione della chiesa del paese, che una parte della popolazione è già sul piede di guerra. La vicenda è quella che riguarda don Elvis, al secolo don Antonio Petrescu, noto anche per la sua attività artistica incentrata sulla figura del re del rock and roll. Recentemente è rimasto coinvolto in un’indagine riguardante gli interventi di ristrutturazione della chiesa. Il parroco è stato, infatti, denunciato per aver inviato un messaggio whatsapp al tecnico responsabile della ditta appaltatrice chiedendo che i soldi (una percentuale sui lavori spettante al presidente dell’aggregato don Giuseppe Ermili) fossero consegnati a lui. In caso contrario non avrebbe restituito le chiavi alla ditta per continuare i lavori. Una parte dei fedeli, che più volte aveva chiesto un incontro in curia proprio per chiedere l’allontanamento del sacerdote rocker, aveva accolto la decisione del vescovo Pietro Santoro con grande soddisfazione. Ma c’è chi chiede , invece, un ripensamento. Sono bastati dei volantino lasciati in qualche bar e il passa parola per far sì che la chiesa si riempisse di fedeli. «Un ennesimo scossone che si abbatte di nuovo, come ormai accade con impressionante regolarità, sulla comunità parrocchiale di Ovindoli», spiegano i fedeli in una lettera. «Siamo qui senza che neanche il parroco ne fosse a conoscenza, proprio perché diffusa è l’amarezza per questa decisione che ancora una volta arriva dall’alto, senza tener conto della volontà di una maggioranza silenziosa di fedeli». «Ingiusto» a loro dire, «far passare don Antonio come un estorsore solo per aver rivendicato a favore della parrocchia, la percentuale destinata al commissario per la ricostruzione del comparto parrocchiale. Volontà», spiegano, «che aveva già più volte manifestato pubblicamente». A sostegno di don Petrescu, era intervenuto anche l’ex sindaco Simone Angelosante. I fedeli ora chiedono un incontro al vescovo.

Pietro Guida

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